Alla presenza delle autorità cittadine (con a capo il sindaco Rosa Maria Vecchio), religiose e militari, dei parenti – i figli Egidio, Giovanni e Gemma – ed amici del maestro Salvatore Incorpora, è stata inaugurata, nei giorni scorsi, con la benedizione dell’arciprete, Orazio Barbarino, la sala espositiva permanente dedicata all’artista Incorpora, calabrese di nascita ma linguaglossese di adozione, allestita all’interno del museo “Francesco Messina”, ospitato nell’ex Casa del Fascio, in piazza Annunziata.
Ad inaugurare questa sala espositiva permanente il Distretto Taormina Etna, rappresentato, per l’occasione, dal suo amministratore delegato, Salvatore Spartà. La scelta dell’esposizione permanente Incorpora è stata voluta dall’amministrazione comunale di Linguaglossa che ha così realizzato il desiderio espresso dalla comunità locale di avere una esposizione permanente di alcune opere del maestro. Si tratta, quindi di un evento particolarmente atteso dall’hinterland in quanto Incorpora ha realizzato moltissime delle sue pregevoli opere nel paese di Linguaglossa facendo spesso di questi luoghi la sua fonte ispiratrice.
La cerimonia di inaugurazione è stata preceduta da una conferenza di presentazione, moderata da Agostino Zumbo, che ha avuto luogo all’interno di una gremitissima chiesa dell’Annunziata.
“Questo per Linguaglossa – ha commentato il sindaco, Rosa Maria Vecchio – rappresenta un giorno di grande festa per l’arte nel ricordo di due eccelsi artisti linguaglossesi Incorpora e Messina. La sala espositiva inaugurata oggi e dedicata a Incorpora è qualcosa di bello, di meraviglioso, che attirerà, nel nostro paese, studiosi, appassionati d’arte che potranno ammirare 100 opere tra sculture, pitture, grafica e presepi, frutto dell’arte e della creatività di Incorpora”.
A spiegare l’ambizioso disegno che ha messo in rete alcuni musei, nell’ambito del progetto che ha visto la realizzazione nel territorio di altri tre musei e precisamente Randazzo, Bronte e Malettto, è stato nel corso del suo intervento, l’amministratore delegato del Distretto Etna, Salvatore Spartà.
Ad evidenziare l’importanza artistica dell’esposizione permanente è intervenuta, in rappresentanza della Soprintendenza di Catania, Fulvia Caffo. Il percorso museale, è stato illustrato e sistemato ad hoc dal critico d’arte Antonio D’Amico, che ha previsto una scelta di opere basata sui diversi temi svolti dal maestro in un susseguirsi di emozionanti immagini che alternano pittura, scultura e grafica, di diversi periodi dove predominano il tema sacro, le opere verghiane e i temi sociali. Grande l’emozione dei figli, Gemma, Egidio e Giovanni, trapelata nel corso dei loro interventi che hanno ricordato Incorpora come padre e come artista.