Sarà l’argomento di discussione della pubblica assemblea di domani, mercoledì 27 maggio, indetta dai consiglieri comunali d’opposizione del movimento “Nuova Gaggi Unita” per affrontare lo spinoso problema del vertiginoso aumento delle tariffe sui consumi idrici. Verranno anche sollevati dubbi sulla legittimità della delibera dello scorso luglio con la quale l’Amministrazione Tadduni ha disposto tali rincari
Dopo la petizione di alcuni giorni addietro, promossa dall’ex sindaco Salvatore Pagano ed inviata alla Regione Siciliana, la spinosa questione del “caro bollette” dei consumi idrici tornerà a tenere banco a Gaggi domani pomeriggio quando, a partire dalle ore 17.00, la centrale Piazza Vittorio Emanuele ospiterà un’assemblea pubblica sull’argomento indetta dal movimento politico nonché gruppo consiliare d’opposizione “Nuova Gaggi Unita”.
Dall’iniziativa potrebbero venir fuori importanti novità. Nel comunicato che la preannuncia (causticamente intitolato “Acqua dolce e bollette… salate”) il presidente del movimento Leonardo Le Mura ed i consiglieri comunali Rosario Coppola, Angelo Ingino, Filippo Santoro ed Angelo Tosto si spingono, infatti, ad ipotizzare la sussistenza di vizi nella delibera n. 63 del 16 luglio 2014 con la quale l’Amministrazione Comunale del sindaco Franco Tadduni ha deciso la nuova e notevolmente più esosa tariffazione (in alcuni casi addirittura triplicata rispetto agli anni precedenti).
«La decisione assunta dal sindaco e dai suoi assessori – scrivono in particolare gli esponenti di “Nuova Gaggi Unita” – dà un grave colpo alla situazione economica, già precaria, di gran parte della famiglie del nostro paese ed impone, perciò, una serena valutazione, innanzitutto politica, della scelta adottata dai nostri amministratori. Ma, oltre a ciò, a costituire argomento di discussione e di eventuale critica, è anche il modo con cui la delibera n. 63 del 16.07.2014 è stata adottata e pubblicata, nonché l’oggetto della stessa. Ritenendo, quindi, a dir poco “infelice”, perché vessatoria, la decisione dell’Amministrazione Tadduni di aumentare vertiginosamente le tariffe per la gestione del servizio idrico con riferimento all’anno 2014, invitiamo la cittadinanza tutta alla nostra assemblea pubblica di mercoledì 27 maggio, in maniera tale da poter analizzare, con la partecipazione di chiunque volesse intervenire, questo grave problema e decidere assieme quali iniziative intraprendere per tentare di risolverlo».
Dal canto suo, il primo cittadino gaggese Franco Tadduni (come già riferito in un nostro precedente servizio giornalistico) ha attribuito la “colpa” dei vertiginosi aumenti delle bollette dell’acqua ai costi che la gestione del civico acquedotto comporta per le casse comunali.
E l’ex sindaco Salvatore Pagano ha puntato l’indice accusatorio contro il precedente gestore, ossia la società pubblico-privata “SiciliAcque” (ex Eas), la quale non si sarebbe mai curata di provvedere all’ordinaria manutenzione dell’impianto, fino a ridurre quest’ultimo ad un autentico “colabrodo” che necessita di continui ed alquanto onerosi interventi riparatori.
Nella petizione da lui predisposta, e sottoscritta da 750 cittadini gaggesi, Pagano ha chiesto, quindi, all’Amministrazione Tadduni di sospendere momentaneamente il pagamento delle impopolari bollette, alla Società “SiciliAcque” di rinegoziare il costo dell’acqua addotta ai serbatoi comunali riducendolo temporaneamente a 0,23 centesimi di euro per mc, ed al Governo regionale di assumersi la responsabilità dei “misfatti” della società partecipata, destinando al Comune di Gaggi un congruo finanziamento pubblico per rimettere in piena efficienza la rete idrica cittadina.
Non resta che attendere le eventuali altre soluzioni che potrebbero venire dalla pubblica assemblea di domani.
Rodolfo Amodeo
FOTO: i consiglieri comunali di “Nuova Gaggi Unita” (da sinistra) Angelo Tosto, Angelo Ingino, Filippo Santoro e Rosario Coppola e, nel riquadro, il presidente del movimento Leonardo Le Mura