Elezioni Mascali: a 2 giorni dal voto il confronto tra il 2008 e oggi -
Catania
12°

Elezioni Mascali: a 2 giorni dal voto il confronto tra il 2008 e oggi

Elezioni Mascali: a 2 giorni dal voto il confronto tra il 2008 e oggi

Ultimo giorno di comizi pubblici per gli otto aspiranti alla poltrona di primo cittadino di Mascali, poi silenzio stampa e video almeno pubblicamente, perché la battaglia si svolge più in silenzio che sul palco della pubblica piazza.

Saranno due giorni agitati, di alleanze nascoste, contatti dell’ultimo minuto, accordi saltati che già nella serata di lunedì 1 giugno potrebbero fare venire fuori il nome del nuovo sindaco di Mascali.

Quest’anno rispetto al 2008 non ci sono stati grandi cambiamenti: oggi i candidati sindaci sono otto mentre nel 2008 “solo 6” (si fa per dire); le poltrone di consiglieri sono sempre 20, ma i candidati sono 237, circa una ventina in meno rispetto al 2008; oggi non c’è ballottaggio e il sindaco si decide al primo turno mentre nel 2008 sono andati al ballottaggio Giuseppe Cardillo e Filippo Monforte e quest’ultimo, come ben si sa, grazie alle alleanze, ha vinto le elezioni.

Nel 2008 la percentuale di votanti al primo turno sfiorava il 78% su poco meno di 11.300 elettori, i votanti sono stati 8.407. Oggi i votanti sono 12.461, su una popolazione di 13.792 abitanti. Nel 2008 si votava con il proporzionale, oggi sistema maggioritario per il sindaco e proporzionale per i consiglieri.

Se il sindaco vincente otterrà il 40% dei consensi conseguirà il premio di maggioranza. Non concorreranno all’assegnazione dei seggi le liste che non otterranno la soglia di sbarramento del 5% e i seggi consiliari saranno ripartiti col metodo proporzionale.

Le legge elettorale prevede che il voto alla lista è espresso tracciando un segno sul contrassegno della lista prescelta. Ciascun elettore può esprimere inoltre sino ad un massimo di due voti di preferenza per i candidati della lista da lui votata, scrivendone il nome o solo il cognome sulle apposite righe. Nel caso di espressione di due preferenze, una deve riguardare un candidato di genere maschile e l’altra un candidato di genere femminile della stessa lista, pena la nullità della seconda preferenza. Staremo a vedere se l’affluenza degli elettori mascalesi sarà massiccia o confermerà la disaffezione al voto già palesata nelle altre competizioni elettorali.

Angela Di Francisca

Potrebbero interessarti anche