Dopodomani, domenica 31 maggio alle ore 18.00, al Cineteatro Comunale “Arturo Ferrara” di Francavilla di Sicilia (ingresso gratuito) verrà proiettato “Francavilla 2014”, opera prima cinematografica di Francesco Consalvo, docente di disegno e maestro ceramista della cittadina dell’Alcantara.
Trattasi di un docufilm della durata di quasi un’ora con il quale l’autore, avvalendosi del lavoro di editing del giovane concittadino regista Francesco Campo, ha “fotografato” in maniera assolutamente realistica lo stato attuale della cittadina dell’Alcantara (l’anno indicato nel titolo è quello in cui sono state effettuate le riprese), tra potenzialità inespresse, degrado imperante e contraddizioni varie. Eloquente, al riguardo, la frase che appare in sovrimpressione con la quale Consalvo introduce lo spettatore nella visione di “Francavilla 2014”: «Mentre altrove le pietre diventano monumenti, qui i monumenti diventano pietre…».
Ci si rende, ad esempio, conto come i tanti vicoletti del centro storico francavillese potrebbero mostrarsi esteticamente gradevoli e “vivibili”, mentre invece si ritrovano abbandonati a se stessi, così come gli antichi edifici fatiscenti ed a rischio di crollo che su di essi si affacciano.
E lasciando il centro urbano per spostarsi nelle periferie, la situazione non è certamente migliore: le “impietose” telecamere di Consalvo immortalano, infatti, incantevoli scorci paesaggistici “oltraggiati” da discariche a cielo aperto (tra cui anche cumuli del famigerato amianto).
Come si addice al miglior cinema neorealista, le immagini di “Francavilla 2014”, accompagnate da una “sapiente” colonna sonora, parlano da sé e non hanno certo bisogno di commenti mentre mostrano un paese indifferente ed “ingrato” verso il proprio glorioso passato ed a tutt’oggi incapace di “accorgersi” di poter vantare, tra l’altro, i resti di insediamenti preistorici, testimoniati da megaliti e palmenti nella roccia di cui sono disseminate le campagne circostanti al centro abitato e che altrove si sarebbero fatti assurgere a mete turistiche.
Ma l’attento obiettivo di Francesco Consalvo ci dice pure che a Francavilla la “sindrome della memoria corta” miete vittime anche tra le testimonianze del passato più recente, come le tante strutture pubbliche, con in testa gli impianti sportivi, abbandonate al loro destino fino quasi a non poter essere più fruite.
“Francavilla 2014” fa, inoltre, riflettere sul colossale “scheletro” della Pretura incompiuta, che da quasi un trentennio continua inutilmente a “troneggiare” in Via Don Nino Russotti, sulla mancata valorizzazione dei cosiddetti “villaggi fantasma” della riforma agraria e sull’ormai dismessa stazione ferroviaria, rimasta completamente inutilizzata, mentre in altri Comuni, anche siciliani, parecchie di tali strutture sono state convertite in musei, bed & breakfast o, più in generale, in immobili destinati ad una pubblica fruizione.
Ma pur evidenziandone le “criticità”, Francesco Consalvo riesce comunque a far risaltare quanto di meglio la cittadina dell’Alcantara è in grado di offrire in termini di paesaggi e beni artistici e monumentali (come le suggestive vedute “mozzafiato” dalla collina del Castello o l’originale integrazione tra natura e tecnologia nell’area della “mitica” Centrale Idroelettrica). E proprio questa coesistenza di “bello” e “brutto” provoca nello spettatore un sussulto d’orgoglio misto ad indignazione scaturente dal prendere coscienza di ciò che Francavilla potrebbe essere e che invece, scioccamente e colpevolmente, non è.
Per mostrare ed evidenziare tutte queste contraddizioni, l’operatore video Francesco Campo ed il suo assistente Enrico Munforte hanno fatto abbondante e sapiente uso di riprese effettuate col “drone”, ossia la telecamera “volante” di nuova generazione.
Si preannuncia, pertanto, interessante il pubblico dibattito che seguirà al termine della proiezione di dopodomani: le immagini di “Francavilla 2014”, infatti, pur senza “attaccare” nessuno scuotono le coscienze e, come tali, offrono spunti utili e stimolanti per iniziare a discutere seriamente su come favorire quel cambiamento di cui il Comune dell’Alcantara ha necessariamente ed urgentemente bisogno per tentare di poter “rinascere”.
Rodolfo Amodeo
FOTO: Francesco Consalvo con il dvd del suo docufilm e, sullo sfondo, l’interno del Cineteatro Comunale di Francavilla di Sicilia