Evitare il dissesto finanziario. Il sindaco Roberto Bonaccorsi, ormai sempre più isolato, e non solo politicamente, tenta una disperata azione per scongiurare il crack che peraltro rappresenterebbe per il sindaco “ragioniere” una sonora sconfitta. Politica, professionale e umana.
Con propria delibera la Giunta ha varato un atto di indirizzo con il quale si rimettono al dirigente finanziario Letterio Lipari le opportune valutazioni economico-finanziarie e giuriscontabili, al fine di quantificare correttamente e definitivamente l’effettivo fabbisogno. Nell’atto di indirizzo si ribadisce con forza la la necessità di collocare temporalmente, tra i diversi esercizi, il fabbisogno tenendo conto della natura del debito (passività pregressa o debito fuori bilancio) e della possibilità di avviare accordi transattivi; suddividere il fabbisogno tra parte corrente e parte capitale sia ai fini degli equilibri che per l’individuazione e il reperimento delle risorse destinate a dare copertura ai debiti.
Tra le misure da intraprendere anche quella di predisporre e notificare entro il 31 agosto prossimo, per tutte le entrate derivanti da tributi, imposte e tasse di competenza dell’Ente, gli atti di accertamento per i quali non siano decaduti i termini per l’azione accertatrice; attivare, sempre entro il 31 agosto prossimo, le attività di riscossione coattiva – di tutte le entrate per i tributi, imposte e tasse di competenza dell’Ente – relative agli atti di accertamento divenuti definitivi, nonché per tutte le entrate proprie.
Intanto la scadenza del’11 giugno si avvicina. I tempi sono strettissimi, le condizioni politiche sono sfavorevoli. Sullo sfondo le tegole Letterio Lipari e Nuccio Russo. Tutto lascerebbe pensare ad una debacle senza precedenti, nella Giarre contemporanea.
Sul fronte politico, Raffaele Musumeci, capogruppo di Articolo 4, con una nota trasmessa anche alla Corte dei Conti, ribadisce la necessità di dichiarare il dissesto. “Una ulteriore inerzia nel prendere coscienza della presenza dei presupposti per la dichiarazione di dissesto finanziario – scrive Musumeci – tende a provocare conseguenze gravemente pregiudizievoli per l’amministrazione ed integra gli estremi della responsabilità contabile per gli amministratori che omettono di prendere atto della gravità della situazione e l‘adozione dei provvedimenti di legge”.