Resta alto il rischio incendio e inondazione nel torrente S. Antonio, alla periferia del centro abitato, che costeggia l’autostrada Messina-Catania. A richiedere un intervento di bonifica dell’area, il Comune di Calatabiano con una nota indirizzata al Consorzio per le Autostrade Siciliane, al Dipartimento Regionale di Protezione Civile, al Genio Civile e alla stessa Prefettura del capoluogo etneo.

All’origine del sollecito, l’allarme lanciato dai proprietari dei terreni che costeggiano il torrente, che da anni lamentano lo stato di pericolosità in cui versa l’alveo,ostruito da materiali provenienti dalla stessa scarpata autostradale, accanto a rovi e erbacce secche a rischio incendio.

“L’Amministrazione comunale – dichiara il sindaco Giuseppe Intelisano – dal momento dell’insediamento continua a chiedere un intervento di pulizia della sottostante scarpata, il cui alveo del torrente, risulta proprio in quel tratto ostruito da materiali provenienti dallo scalzamento della stessa, durante la disastrosa piena del settembre del 2009”. Da allora nonostante le rassicurazioni che il torrente sarebbe stato ripulito dal Consorzio, nessun intervento è stato mai effettuato. Eppure proprio nel tratto in cui il Cas nel 2012 ha ripristinato la scarpata, maggiore risulta lo stato di pericolosità che il torrente torni ad inondare i terreni circostanti, a causa dell’accumulo di detriti e vegazione spontanea. “Una situazione – ricorda il vicesindaco Antonino Moschella – che di fatto impedisce il normale deflusso delle acque piovane in caso di violenti rovesci temporaleschi, con grave rischio per la pubblica incolumità e la stessa Rete ferroviaria”.