Storia di una donna violata tra colpe e silenzi

Strepitoso successo di “Sciura” al teatro Rex di Giarre, proposto dagli allievi del Liceo delle Scienze Umane “M. Amari”

 Dopo i successi già ottenuti a Bologna, Roma, Pescara, in Calabria, nell’Istituto Penitenziario “Piazza Lanza” di Catania, a Piedimonte Etneo, si è celebrato anche al Teatro Rex di Giarre, a cura degli allievi del Liceo delle Scienze Umane “Amari” Giarre-Riposto, l’evento teatrale più strepitoso della storia pedagogica ed educativa dell’hinterland jonico-etneo: la storia di una donna violata tra colpe e silenzi, autrice Lucia Brischetto.

Gli allievi, tutti autorizzati per iscritto dai loro genitori, sono stati straordinari e realmente convinti di stare trasmettendo e di avere trasmesso un messaggio educativo di notevole rilevanza. La recita di Sciura è stata un’esercitazione pedagogica sperimentale scaturita dalla opportunità di sperimentare e di utilizzare le risorse disponibili, messe in campo dalla Dirigenza, magnificamente retta dal Dirigente scolastico prof. Giovanni Lutri, dal corpo insegnanti e dagli stessi alunni, coinvolti in una esercitazione che tende a verificare la qualità della legalità, della sicurezza sociale e del benessere scolastico e familiare dell’allievo. L’obiettivo fondamentale è stato quello di realizzare un intenso e qualificato rapporto con la scuola, con la famiglia, fra genitori e figli, fra allievi e insegnanti. A questo scopo, sono stati coinvolti soprattutto gli allievi che, entusiasti, hanno “lavorato” per rappresentare i valori in cui credono. Il Teatro ha avuto la finalità di “sondare” la qualità della vita nel ruolo esercitato in famiglia, nella società e nella scuola.

Nell’opera si evidenzia che i ragazzi cresciuti in un clima freddo, o addirittura ostile, sono soggetti a insicurezze e depressioni. Com’è noto, il disagio familiare è fonte di sofferenza e, soprattutto, di disfunzionalità relazionale e comunicativa. Pertanto, in tale ambiente, la ricerca di “legami” e la possibilità di ascolto non trova spazio.

Lo scenario è stato ampiamente arricchito dall’opera pittorica dell’artista, laureanda in Giurisprudenza, Maria Privitera, la quale ha esposto una Sua rappresentazione di “Sciura” con una farfalla dietro le sbarre che anela di volare nella libertà. Nella magistrale interpretazione di “Sciura” da parte dei ragazzi del Liceo delle Scienze Umane ”M. AmariI” di Giarre-Riposto, ogni attività espressiva, ogni gesto, ogni movimento ha reso la persona un centro organizzativo, un atomo nucleare orientato, con i diversi linguaggi comunicativi, a testimoniare sentimenti ed emozioni, ad estrinsecare la propria originale individualità nel rispetto dell’essere umano e della “donna” in particolare, spesso vittima di continui abusi e violenze.

La direzione artistica, curata dalla stessa autrice della riduzione teatrale, Lucia Brischetto, e dalle straordinarie prof.sse Maria Caserta e Francesca di Bella, ha avuto un successo veramente avvincente anche perché la maggior parte delle vicende, interpretate dagli alunni, rispecchiano i contenuti pedagogici del liceo delle Scienze Umane. A tal proposito, occorre evidenziare che le prof.sse Caserta e Di Bella si sono sempre occupate di teatro pedagogico e difatti “Sciura” è un progetto educativo volto a propagare la qualità della vita che sta nella qualità dei rapporti che si hanno. I ragazzi, attori dei valori umani in cui credono, sono stati già invitati a recitare “Sciura” in varie città d’Italia e Istituti penitenziari per minori e per adulti.

Si ringraziano per la disponibilità dimostrata, la dirigente dei servizi amministrativi sig.ra Lina Longhitano, la speciale spettatrice direttore dell’Istituto penitenziario per i minorenni di Acireale, dott.ssa Carmela Leo, e il dott. Giuseppe Avelli, Educatore capo dell’Istituto penitenziario “Piazza Lanza” di Catania, la dott.ssa Piera Bonaccorsi che ha concesso gratuitamente l’uso dei locali del “Rex”, presente alla rappresentazione, l’avv.to Antonella Petrosino di Amnesty International che, a Giarre, si occupa di minori di colore abbandonati e che ha esposto in una mostra cartonata e cartacea tutti i problemi e le soluzioni da attuare per l’aiuto a questi minori.

Nella precedente rappresentazione, tenutasi nel teatro del Liceo classico di Giarre erano presenti la magistrata Giuliana Fichera, la Direttrice dell’Istituto penitenziario di piazza Lanza a Catania dott.ssa Elisabetta Zito e fra il folto e numerosissimo pubblico spiccavano le figure del baroni Platania del Castello degli Schiavi di Fiumefreddo, l’ispettore di polizia Carmelo Cavallaro e tante tante altre personalità della cultura e dello spettacolo della Sicilia.