Villani: stakanovista del Giarre calcio

Riconfermato anche per la prossima stagione lo stakanovista del Giarre. Durò solo 3 anni l’esperienza di Nino Villani fuori dal microcosmo gialloblù. Poi, il richiamo della piattaforma nella quale aveva costruito la sua identità di calciatore, diventò irresistibile per lui. Memore delle emozioni vissute nella prima era del Giarre targato “Di Martino”, l’inesauribile terzino sinistro Nino Villani si era infatti riappropriato, nel 2011/2012, di quella maglia con la quale aveva festeggiato la permanenza in Eccellenza nel 2007/2008. Ma non fu solo questa la scintilla che lo spinse a riabbracciare la sua ex squadra. Tornare ad essere protagonista in un club dai fasti gloriosi come quello jonico, fu infatti un altro pensiero che lo accompagnò quando si risposò con la società di via Olimpia. L’aspetto non comune è che Villani aveva deciso di rimettersi in discussione partendo dal basso, e dunque accettando una sfida tanto esaltante quanto pericolosa.

Dopo aver indossato le casacche di Misterbianco e Gravina, il giovane classe 91’, terzino le cui prerogative sono baricentro basso e moto perpetuo, aveva infatti scelto di tornare a Giarre sebbene i gialloblù fossero in prima categoria. Quando qualcuno si chiese il senso di questo suo ritorno, egli rispose lasciando intendere quanto fosse stato più forte di tutto il suo desiderio di condurre prima in Promozione e poi in Eccellenza la squadra che lo aveva forgiato ai tempi della “Juniores”. E fu così che Villani, in un momento delicato della storia gialloblù, rientrò alla casa base tirando la squadra fuori dalle secche della bassa classifica. Il ripescaggio in quel campionato di Promozione che  aveva lasciato per amore del Giarre, fu salutato da lui come una manna dal cielo. Poi scattò la sua scalata verso l’Eccellenza insieme al gruppo dell’anno precedente. Nel 2012/2013 sfiorò la promozione nel predetto campionato, ma la sua squadra, ad un passo dalla conquista del salto di categoria, fu stoppata in finale play-off dalla San Pio X.

La stagione successiva, fu però quello della riscossa. Una irresistibile cavalcata che lo vide tra i protagonisti, culminò nella conquista del campionato di Eccellenza. Ecco la dichiarazione dello stakanovista del Giarre “L’immagine della permanenza in Eccellenza ottenuta quando io militavo nelle fila della formazione Juniores, era rimasta impressa nel mio cuore, così come tutt’ora è scolpita dentro di me l’immagine dell’assist con il quale consentii a Bruno Costanzo, nella stagione 2007/2008, di segnare il goal del 2-1 contro l’Orlandina in Eccellenza. Inoltre, i festeggiamenti per la permanenza in Eccellenza ottenuta battendo il Caltagirone nello spareggio, rappresentarono  per me un altro momento indimenticabile. Ciò mi indusse a tornare al Giarre, dove mi inserii in un collettivo quasi totalmente ricostruito dopo le sconfitte incassate dalla squadra nel girone di andata. Esordii in una gara contro il Giardini conclusasi sullo 0-0. Da lì, iniziò una formidabile risalita che ci portò ad ottenere la salvezza con largo anticipo. Sotto la guida di mister Maurizio Romeo, collezionammo infatti una striscia di risultati entusiasmanti grazie ai quali ci imponemmo anche agli occhi delle formazioni di maggiore rango. Nella stagione successiva, che ci vide disputare il campionato di Promozione, il primo posto ci sfuggì per un soffio. L’immeritata sconfitta interna contro il S. Sebastiano ci costò infatti cara. Tuttavia rialzammo la testa e, sconfiggendo Randazzo e Viagrande nei play-off, agguantammo la finalissima. Fu però una partita sciagurata, nella quale fummo sconfitti per 2-1. Quell’inaspettato tonfo rappresentò comunque per noi un’esperienza dalla quale imparare la lezione necessaria per ripartire con maggiore slancio. Non a caso, l’anno dopo, grazie alla compatezza maturata, conquistammo la promozione in Eccellenza battendo la concorrenza di società come Paternò e Leonzio. Il mio desiderio di riportare in Eccellenza il Giarre, si realizzò. Mi premeva però tanto disputare l’Eccellenza con i colori gialloblù. E così è stato. Si è trattato di una stagione non facile, nella quale non sono mancati i momenti bui, ma lo spirito di gruppo e la tenacia ci hanno permesso di conservare la categoria. Le pagine più belle da me scritte nell’arco della stagione appena conclusa? Impossibile non citare il goal del pari che ho realizzato al “Regionale” contro il Taormina. Affrontavamo una squadra con il dente avvelenato per l’eliminazione in Coppa Italia. Non  per un caso, furono loro a passare per primi in vantaggio. La nostra reazione però iniziò a diventare  a poco a poco veemente. Con un violento diagonale da sinistra verso destra realizzai la rete dell’1-1. Un’altra circostanza che desidero menzionare è quella che determinò la rete del 2-0 contro il Siracusa in Coppa Italia. Gli aretusei cercavano disperatamente di raddrizzare la gara ma noi li colpimmo con una fulminea ripartenza. Dopo essere scappato via lungo l’out di sinistra ho confezionato un assist impreziosito dal velo di Aleo. Per l’ex trequartista del Giarre Massimo Sottile fu un gioco da ragazzi depositare in rete la palla del 2-0, che sancì la nostra vittoria. Anche nella stagione successiva, metterò a disposizione le mie caratteristiche: ovvero la propulsione offensiva, il dribbilng ed il cross. A proposito di cross, colgo l’occasione per rispolverare il recente ricordo della rete del 6-0 di Aleo contro l’Acireale. La marcatura nacque infatti da un mio cross pennellato dalla sinistra. Negli anni comunque ho imparato ad essere un giocatore duttile. Oltre a ricoprire il ruolo di terzino sinistro so anche adattarmi alla posizione di ala sinistra in un 4-4-2. All’occorrenza mi adatto anche a giocare in un centrocampo a 3 ma preferisco la posizione di ala sinistra di una linea di centrocampo a 4. Specificato ciò, ringrazio il presidente Giovanni Di Martino per la stima da sempre offertami così come il direttore dell’area tecnica Pasquale Sanseverino e  gli allenatori Maurizio Romeo e Carlo Breve per avermi consentito di compiere un ulteriore salto di qualità come giocatore e uomo. Non conosco ancora il nuovo allenatore Mancuso ma sono convinto di potermi togliere delle belle soddisfazioni grazie alla sua professionalità”.

Umberto Trovato