E ancora: i lavoratori addetti alla custodia e alla vigilanza non armata dell’Istituto, da oltre 20 anni, alle prese con una serie di vertenze, per cui sono ricorsi alla Procura della Repubblica, attraverso il comando della Guardia di Finanza, non sanno più cosa fare per ottenere i loro diritti, calpestati.
Anche l’ex sottosegreterario Giuseppe Berretta, con una interrogazione al governo Renzi, ha denunciato la grave situazione, chiedendo chiarimenti. Ma, ad oggi, anche l’iniziativa del parlamentare catanese del Pd sembra destinata a perdersi nel “nulla” che caratterizza la vicenda di questo istituto catanese.
In questi giorni Salvo Zappalà a nome degli altri custodi, ha presentato la richiesta per un incontro con il capo della Procura della Repubblica Salvi. “Il dottore Salvi – dicono Salvo Zappalà e Pippo Barbagallo (nella foto a sinistra) – rappresenta il nostro ultimo tentativo per ottenere tutto quello che ci spetta e per aver, principalmente, rispettata la nostra dignità di esseri umani e di lavoratori. Se anche questo tentativo andasse in fumo, cosa ci resta da fare? Gesti estremi? Noi siamo pronti!”.
Orazio Vasta