Giardini Naxos: è il tempo dell’azione -
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Giardini Naxos: è il tempo dell’azione

Giardini Naxos: è il tempo dell’azione

Finito il tempo della preparazione del terreno e quello della semina, in ogni campo arato accuratamente, si aspetta il tempo del raccolto. A Giardini Naxos il tempo del raccolto è arrivato; finito il lunghissimo periodo della campagna elettorale, durata oltre cinque mesi, è arrivato il tempo del raccolto. Le elezioni del 31 maggio hanno confermato Nello Lo Turco nella sua carica di sindaco.

Il sindaco uscente è stato riconfermato. Ma la riconferma non ha avuto i risultati della prima elezione, nella quale il sindaco sornione, aveva mortificato gli avversari, conquistando la maggioranza assoluta. Stavolta i voti si sono ridotti e la vittoria è stata ridimensionata. Solamente 1363 voti su diecimila abitanti. Il 13% della popolazione giardinese. Pancrazio Lo Turco è stato riconfermato da quanti gli hanno voluto bene e in lui hanno creduto, malgrado un quinquennio non molto produttivo. A Pancrazio Lo Turco i suoi affezionati e pazienti elettori hanno riconosciuto il merito di essere stato il sindaco che ha evitato lo scioglimento del Civico consesso. Un Consiglio anomalo, litigioso, cannibale e mai omogeneo. Un Consiglio che, in cinque anni, non è mai riuscito ad esprimere una maggioranza ed una qualificata ed efficiente minoranza.

Pancrazio Lo Turco ha saputo governare questa barca ondeggiante, mai compatta ed ha evitato, con perizia e magari con furberia, che si incagliasse sugli scogli dei risultati. Per cinque anni ha dovuto combattere con avversari interni ed esterni, allontanando lo scioglimento del Consiglio. Anche se i risultati non sono stati brillanti e le realizzazioni poche, con la sua pazienza ed il suo lasciar correre, è riuscito a far arrivare i quindici consiglieri alla fine del loro mandato. I cittadini hanno capito il suo travaglio interno e lo hanno premiato. Un premio che lo ha incoronato per la seconda volta sindaco. Il premio c’è stato; ma è stato un premio striminzito, ma sempre un premio.

Comincia ora il suo secondo mandato, quel mandato durante il quale non deve più sbagliare, né sopportare, ma realizzare quanto promesso e, soprattutto, quanto altri non gli hanno permesso di realizzare… Le urne forse sono state impietose, ma il popolo, votandolo, ha fatto giustizia, cancellando definitivamente quanti, cambiando casacca, pensavano di restare a galla. Persone nuove sono state elette e queste dovranno essere portatrici di nuove idee da realizzare.

Al sindaco rieletto, al sindaco a cui la maggioranza dei voti ha ridato la fiducia, Giardini chiede più forza, più coraggio, più decisionismo.

I cittadini ricordano a Nello Lo Turco, che un sindaco non deve esser buono, ma giusto, coraggioso, deciso. Chiedono più decisione nei controlli, nella sorveglianza, nella scelta dei suoi collaboratori. Non vogliono più Consigli acefali, litigiosi, divisi, non omogenei; vogliono una maggioranza attiva, realizzatrice di quanto manca nel paese. Pretendono un controllo continuo su impiegati e collaboratori. Non ci deve essere spazio al Comune per Assessori arrestati, per funzionari condannati, né per impiegati menzogneri. Il tempo della bontà deve finire, perché chi amministra beni pubblici, deve essere capace di impedire che siano commessi atti che danneggiano l’Ente Pubblico. Da Pancrazio Lo Turco i suoi sostenitori, coloro che non lo hanno abbandonato ed hanno permesso la sua seconda elezione, desiderano più vicinanza, più contatti, più informazione. Chiedono di avere quanto non ha potuto dare nel passato.

Da oggi in poi, non potranno più esserci scuse, né dubbi. Se vorrà essere ricordato come un buon Sindaco, dovrà dimostrare di esserlo. Dovrà dare molto di più di quanto ha dato, altrimenti la storia paesana, finito il suo secondo mandato, lo classificherà come un sindaco che ha bruciato, nel promettere, dieci anni. I cittadini che in Lui hanno creduto, si augurano che questo non avvenga. Grande, grandissima sarebbe la delusione.

Francesco Bottari

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