Nonostante l’impegno no stop dei carabinieri della stazione di Aci Castello e della Compagnia di Acireale, il territorio castellese è particolarmente attenzionato dalla microcriminalità. Nella frazione di Aci Trezza, in via Gibuti (nella foto), nottetempo, ignoti si sono introdotti all’interno di un appartamento forzando la porta d’ingresso. Particolare di non poco conto: l’abitazione è in vendita e da oltre un anno vuota.
I ladri hanno smontato con cura e portato via le finestre e le porte di legnonche erano installate all’interno del locale. Questa tipologia di furto non è un caso isolato. Sempre ad Aci Trezza, giorni fa, un’anziana ritornando a casa dopo alcuni giorni di assenza ha “trovato” l’immobile senza le porte di legno interne. Ad Aci Castello la stessa sorte è toccata alle porte, qui di ferro, dei bagni pubblici. Sempre al “Castello”, l’altro ieri, verso le 5 di mattina è stata assaltata con il metodo dell’auto-ariete, la vetrina di una noto esercizio commerciale di ottica. La vetrata ha resistito ma i banditi non hanno desistito. Armati di cacciavite hanno divelto i supporti della vetrata, penetrando all’interno del negozio e razziando un grosso quantitativo di occhiali. Anche in questo caso i malviventi hanno agito con “cura”.
Il botto senza esito causato dall’auto lanciata contro la vetrina avrebbe dovuto fare scappare i banditi anche perchè dall’altra parte dell’isolato c’è la stazione dei carabinieri. Invece sono scappati solo dopo aver saccheggiato l’ottica.
Ad Aci Trezza ad essere danneggiate circa 20 auto, tutte dello stesso modello, la vecchia “Panda”: le auto non hanno subito nessun furto ma i loro cofani anteriori sono stati visibilmente danneggiati. Intanto, in tanti, in molte abitazioni trezzote a piano terra sono visibili catene e catenacci a porte e portoni esterni. Ma l’attività della microcriminalità non ha sosta: martedì 16 scorso, di sera, ad Aci Trezza, in via Provinciale, due giovani hanno subito il furto del loro motorino appena posteggiato davanti ad un B&B.
Orazio Vasta