Confagricoltura, olio extra vergine di Sicilia IGP in tavola dalla prossima stagione -
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Confagricoltura, olio extra vergine di Sicilia IGP in tavola dalla prossima stagione

Confagricoltura, olio extra vergine di Sicilia IGP in tavola dalla prossima stagione

La denominazione olio extra vergine di Sicilia IGP potrà essere utilizzata già dalla prossima stagione. Il Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali ha emanato il decreto di protezione transitoria nazionale, che consente alle imprese produttrici di certificare il prodotto con la denominazione IGP di Sicilia, e inviato a Bruxelles la richiesta di registrazione del marchio.

Con il completamento di questo necessario passaggio i produttori hanno adesso la possibilità di utilizzo provvisorio del marchio, in attesa che gli organismi comunitari emettano al decreto definitivo di riconoscimento per il quale in genere trascorre un anno. Tutti i produttori olivicoli e gli altri soggetti della filiera olivicola che vorranno, già dalla prossima campagna, produrre olio con la denominazione provvisoria “Sicilia”, dovranno iscriversi al sistema dei controlli dell’Istituto regionale vini e oli (Irvo).  Il Ministero delle Politiche agricole e forestali ha infatti incaricato, con decreto del 15 giugno, l’Irvo ad espletare i controlli per la designazione dell’olio extravergine “Sicilia”.

selvaggi“Si tratta di un passaggio che segna una decisiva tappa di quella maratona finalizzata al riconoscimento di un marchio di qualità e d’identità territoriale certificata e garantita all’origine, che ha visto lavorare in sinergia istituzioni pubbliche regionali e associazioni di categoria”, afferma il presidente regionale della sezione olivicola di Confagricoltura, Giovanni Selvaggi (nella foto a sinistra). “Esprimiamo la nostra soddisfazione per il riconoscimento della necessità di tutelare i nostri oli e le cultivar di pregio di cui la Sicilia dispone”, aggiunge Selvaggi.  “È da tempo che i produttori siciliani si battono per evitare dannosi fenomeni di contraffazione e per far si che il nostro olio extra vergine d’oliva non venga confuso con altri. Per questo nel disciplinare di riconoscimento dell’Olio extravergine di Sicilia IGP sono stati inseriti tutti quegli elementi che assicurano una tracciabilità del prodotto e la garanzia che l’olio che si può fregiare del marchio non solo è imbottigliato nell’isola ma proviene da olive coltivate e molite in Sicilia”, conclude il presidente regionale della sezione olivicola di Confagricoltura.

Confagricoltura ricorda ai produttori che per avvalersi della nuova denominazione è necessario preventivamente aggiornare il fascicolo aziendale nella parte che riguarda la superficie olivetata. I centri di assistenza di Confagricoltura di tutta la Sicilia sono a disposizione degli associati per informazioni e le pratiche di aggiornamento dei fascicoli aziendali. La modulistica necessaria è accessibile dal link dell’Istituto, www.irvos.it

La Sicilia è la terza regione d’Italia per produzione dopo Puglia e Calabria, con circa 20 milioni di piante su circa 185 mila ettari. La produzione d’olive si attesta mediamente su circa 3 milioni di quintali, che producono mediamente 50 mila tonnellate di olio con un fatturato alla produzione di circa 220 milioni di euro e di 500 milioni al consumo. Un comparto presente in tutte le province siciliane con una forte presenza di produzioni biologiche (circa 16 mila ettari gli oliveti biologici).

Orazio Vasta

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