L’attività investigativa della Digos che ha generato il “caso Catania” ha svelato che anche un incontro di calcio di Lega Pro (girone C) sarebbe oggetto di alterazione: Messina-Ischia Isola Verde del 18.04.2015 terminata con il risultato di 1-1. In tale occasione, i vertici della società peloritana, costituiti dal patron Pietro Lo Monaco (ex amministratore delegato del Catania), dall’amministratore delegato Alessandro Failla e dal direttore sportivo Fabrizio Ferrigno, si sarebbero adoperati affinché la citata partita terminasse con il risultato prestabilito del vantaggio temporaneo dell’Ischia nel primo tempo e del pareggio quale esito finale.
La motivazione della frode sarebbe legata al consistente profitto ricavabile da tale tipologia di scommessa della quale si sarebbe occupato anche in questo caso l’Impellizzeri. Le varie agenzie quotavano infatti l’incontro con quello specifico risultato parziale/finale, poi concretizzatosi effettivamente in quegli esatti termini, fino anche a 19 volte la posta. I suddetti risultano pertanto anch’essi indagati per il reato in concorso di frode in competizione sportiva aggravata dall’essere la stessa influente ai fini dello svolgimento di concorsi pronostici e scommesse regolarmente esercitati.