Aci Trezza: verso la conclusione i festeggiamenti al Santo Patrono

Questa sera ad Aci Trezza, si concludono i solenni festeggiamenti in onore del patrono San Giovanni Battista, festeggiamenti iniziati il 19 giugno, con la Santa messa celebrata all’aperto, nel molo, dal parroco don Giovanni Mammino. Festeggiamenti che, quest’anno, hanno riguardato anche il ventennale dalla realizzazione della statua in marmo del Battista,posta nel molo trezzoto a “difesa” dei pescatori.
Una festa “magica”, con Trezza che si veste di rosso, il colore del Battista (nella foto di copertina, all’interno della  chiesa, ieri pomeriggio). Una festa popolare e religiosa dove San Giovanni Battista “diventa” tutt’uno con i suoi devoti, che non sono solo locali, ma che giungono da tutto l’hinterland etneo e non solo.

“Ancora una volta – dice il parroco – abbiamo e stiamo vivendo intensamente questi giorni di festa. Così come fece Giovanni, che scelse di stare con i peccatori per invitarli alla conversione, preparando la strada al Figlio di Dio per liberare l’umanità dal peccato, anche noi desideriamo vivere una nuova umanità, liberandoci dall’individualismo sfrenato, camminando nell’amore e nella verità. Preghiamo il nostro patrono affinchè ci aiuti a vivere una vita rinnovata e profondamente umana“.

Una festa popolare che si è svolta, quest’anno, senza la presenza, sul lungomare, delle tradizionali bancarelle “da calia e da simenza”, a causa, stando a quello che dichiarono gli ambulanti, della richiesta “impossibile”, avanzata da parte del Comune di Aci Castello: “Pi du metri di posto – ci dice “u caliaturi” catanese Alfio Marchese –, per due giorni, mi hanno chiesto 100 euro per il suolo pubblico e 300 euro di cauzione. Non potti esseri, ma San Giovannuzzu, ca sapi tuttu, è nei nostri cuori”. E l’assenza dalla festa di questa tipologia di bancarelle sembra destinata ad essere discussione in aula consilare…

Orazio Vasta