Se lo storico istituto verrà chiuso, così come sarebbe nelle intenzioni dei vertici della congregazione, verrebbe trasformato in un centro d’accoglienza per rifugiati, proprio nel cuore pulsante della città
“Chiederò ufficialmente al governo dell’Istituto se ha dei margini di contrattazione e se intende sedere ad un tavolo di concertazione al quale potrebbero sedere i rappresentanti dei docenti e dei genitori, allo scopo di scongiurare la chiusura di questo storico istituto. Occorrerà comunque pensare ad una politica di cassa e di rilancio, tipica di una politica aziendale imposta dai tempi moderni. Se sul piano economico la situazione è in pareggio e addirittura in utile, si potrà avere maggiori possibilità per salvarlo”.
Queste in estrema sintesi le parole del Vescovo della Diocesi di Acireale, mons. Antonino Raspanti in occasione della sua prima visita ufficiale all’Istituto “Sacro cuore” di Giarre, accolto da rappresentanti del corpo docenti e dei genitori, dalla superiora Suor Maddalena Pullez e dalla preside suor AnnaMaria Nicolai. L’iniziativa di rivolgersi al pastore diocesano per scongiurare la chiusura di un istituto presente a Giarre da 70 anni, è partita proprio dai genitori e dai docenti, che in apertura dell’incontro, hanno rivolto un accorato appello al Vescovo sottolineando il notevole danno che ne verrebbe non solo a loro che hanno “investito nella formazione” dei lori figli, ma anche alla città che perderebbe un’istituzione che ha rappresentato un punto di riferimento per il cattolicesimo giarrese.
Tra gli interventi, tutti importanti e significativi, quello di Francesca Taibbi a nome dei docenti; dei rappresentanti degli alunni; del dottor Leonardo Sorbello, Maria José Federico e Giovanni Leotta a nome dei genitori. Particolarmente interessante quello dell’avvocato, prof. Sidro Barbagallo, che ha parlato come rappresentate della società civile cattolica giarrese. Discorso a parte meritano gli interventi di Suor Concettina e di Suor AnnaMaria, che hanno fatto chiarezza sugli avvenimenti che hanno portato ad una crisi e sofferenza dell’Istituto negli ultimi anni, dettata da una politica del governo dell’Istituto stesso, che non ha tenuto conto delle singole situazioni locali, né della storia del Sacro Cuore di Giarre.
In merito alla situazione attuale, suor AnnaMaria ha annunciato che il bilancio dell’istituto è finalmente giunto in pareggio e persino con un piccolo margine d’avanzo, grazie all’intervento generoso e all’impegno di alcuni genitori. Una cosa è certa, il vescovo ha promesso formalmente che farà la sua parte, chiedendo un incontro con la Madre generale della Congregazione. Da giarresi, ci auguriamo che il Vescovo, del quale conosciamo le doti umane e pastorali, la cultura e la sensibilità riesca ad ottenere finalmente una vittoria per una Giarre che sembra stia perdendo giorno dopo giorno pezzi della sua storia, di quella storia che l’avevano resa centro motore di un grande comprensorio.
Mario Pafumi