I finanzieri del Comando Provinciale di Catania, coordinati dal gruppo per i “reati contro la criminalità economica” della locale Procura della Repubblica, hanno eseguito un provvedimento di sequestro preventivo, disposto dal Gip del Tribunale etneo, dei beni distratti dalle società fallite “D’Arrigo S.r.l.”, “Oxidal S.r.l.” e “4D Costruzioni S.r.l.”, il cui valore di stima supera i 3 milioni di euro.
Proprio allo scopo di accertare eventuali responsabilità per bancarotta fraudolenta dei rappresentanti legali pro-tempore delle aziende, i magistrati etnei hanno delegato specifici approfondimenti al Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Catania.
La conseguente attività investigativa ha consentito di ricostruire un articolato sistema fraudolento volto all’ingente distrazione patrimoniale, che si è sviluppato in due distinte fasi.
Attraverso la prima di esse, gli amministratori hanno proceduto a svuotare le società indebitate dei beni aziendali e delle commesse simulandone la cessione, mediante la stipula di falsi contratti, a “società di comodo” intestate a prestanome, ma in realtà riconducibili agli stessi amministratori. Infatti, sulla scorta delle evidenze acquisite nell’ambito di perquisizioni delegate, detti beni – costituiti da macchinari industriali, linee di produzione, materie prime, arredi e automezzi, tutti strumentali all’esercizio dell’impresa – sono stati rinvenuti e sequestrati presso le sedi di due società (“Sicilia Progetti S.r.l.” e “Ditta individuale Crystal di Marchese Concetta”), appositamente costituite dagli indagati e intestate a ex dipendenti “teste di legno”.
Nella seconda, al fine di ostacolare eventuali indagini, rendendo difficoltosa sia l’acquisizione della documentazione societaria che l’individuazione del relativo patrimonio, hanno proceduto al trasferimento all’estero (in particolare a Londra) delle sedi delle tre società, in pendenza delle procedure fallimentari.
Gli indagati per bancarotta fraudolenta, patrimoniale e documentale sono: Antonino Salvatore D’Arrigo, 36enne, ex amministratore della “D’Arrigo S.r.l.” e amministratore di fatto di tutte le società coinvolte, Rosaria Tiziana D’Arrigo, 46enne, ex amministratore della “4D Costruzioni S.r.l.”; Anna Maria Cannizzaro, 66enne, ex amministratore della “Oxidal S.r.l.” e Agrippino Cuvello, 55enne, amministratore della “Sicilia Progetti S.r.l.”.
Le aziende sottoposte a sequestro continueranno ad operare attraverso la gestione di un amministratore giudiziario già nominato dal Tribunale di Catania.