Castiglione di Sicilia “alla conquista” dell’Etna -
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Castiglione di Sicilia “alla conquista” dell’Etna

Castiglione di Sicilia “alla conquista” dell’Etna

Il civico consesso del Comune in cui ricade parte della pista carrabile “Provenzana” intende dire la sua in merito al nuovo affidamento del servizio di gestione dei flussi turistici sul versante Nord del vulcano, sino ad oggi curato da una società privata catanese che non avrebbe tenuto nella dovuta considerazione gli interessi del territorio e delle comunità locali

Esattamente due anni fa, l’Unesco iscriveva l’Etna nella prestigiosa lista dei siti “Patrimonio dell’Umanità”. Ma, in realtà, il vulcano attivo più alto d’Europa continua ad essere, da oltre quarant’anni, “patrimonio” pressoché esclusivo dell’impresa privata catanese che si è sempre, sin dal lontano 1971, aggiudicata la gestione dei servizi per i flussi turistici diretti alla volta dei crateri sommitali.

La situazione presenta aspetti monopolistici in quanto la suddetta impresa opera sia sul versante Sud e sia sul versante Nord del vulcano, potendosi persino permettere – del tutto legittimamente, per carità! –  di orientare i flussi da una parte piuttosto che dall’altra.

Ad essere penalizzato è, in particolare, il fianco settentrionale, in cui rientrano i territori di pertinenza dei Comuni di Linguaglossa e Castiglione di Sicilia, titolari della pista carrabile “Provenzana” rispettivamente nel primo tratto e dai 2.400 ai 3.000 metri. E le cifre al riguardo parlano chiaro: mentre ad ogni stagione turistica il versante Sud registra una media di trecentomila presenze, quello Nord non supera le ventimila. Questo perché, probabilmente, per il gestore privato la pista “Provenzana” comporta maggiori costi essendo percorribile solo su gomma (i turisti, cioè, possono essere trasportati solo su pulmini e veicoli “fuoristrada”), mentre sul versante Sud è possibile avvalersi anche di una più economica funivia.

Adesso l’annosa e delicata questione dell’affidamento di tale servizio è approdata nell’aula del civico consesso di Castiglione di Sicilia, municipalità quest’ultima interessata, insieme alla limitrofa Linguaglossa, alle sorti del versante Nord. Dopo una serie di proroghe annuali provvisorie, infatti, la concessione alla società privata è venuta a scadenza e, pertanto, va formulato un nuovo bando che, a partire dalla prossima stagione (maggio-novembre 2016), si spera possa favorire una gestione più “liberista” e rispettosa degli interessi delle comunità locali. Questo, almeno, è quanto sta particolarmente a cuore al consigliere comunale castiglionese Alfio Conti (nella foto), eletto nelle fila della maggioranza, ma recentemente dichiaratosi indipendente. Avendo conseguito una laurea in Economia e Gestione delle Imprese Turistiche, il dottor Conti è riuscito a fare – ci si perdoni la ripetizione – i… conti in tasca al “padrone” dell’Etna, ma anche ad evidenziare quanto il Comune di Castiglione abbia “perso” in tutti questi anni.

«Quando si opera in regime di monopolio – spiega il consigliere Conti – all’utenza vengono imposti prezzi piuttosto elevati. Così, per quasi un’ora e tre quarti di escursione, la società privata che opera sui due versanti dell’Etna chiede al turista una sessantina di euro. Tanto per limitarci solo al versante che ci riguarda e che registra una media di ventimila presenze a stagione, l’incasso ammonta dunque ad oltre un milione di euro l’anno, ma per il Comune di Castiglione, e ritengo anche per quello di Linguaglossa, sino ad oggi i vantaggi sono stati del tutto irrisori se non inesistenti: per quanto concerne la nostra municipalità siamo al livello di “contentini”, peraltro quasi mai sfruttati, come escursioni gratuite per gli alunni delle nostre scuole, iniziative di promozione pubblicitaria per il nostro paese o la ristrutturazione del parco-giochi.

«Vorrei inoltre, a proposito di vantaggi per il territorio, far notare uno “strano”, ma significativo, particolare che dovrebbe far riflettere: come mai, durante la stagione turistica, le attività commerciali dei paesi del versante Sud del vulcano (come Nicolosi e Zafferana Etnea) fanno orario continuato?! Evidentemente beneficiano dei notevoli flussi diretti all’Etna, mentre gli operatori economici del nostro immeritatamente “trascurato” versante Nord queste presenze non le percepiscono affatto.

«Adesso, dopo tutta una serie di concessioni scadute e provvisoriamente rinnovate con procedura d’urgenza e senza alcuna evidenza pubblica, i Comuni di Linguaglossa e Castiglione di Sicilia si sono finalmente decisi a costituire una Stazione Appaltante Unica, avente il compito, auspicabilmente all’inizio del prossimo anno 2016, di sovrintendere alla pubblica gara per l’affidamento della nuova concessione.

«Per intanto, siamo riusciti a far passare un emendamento che rende vincolante il parere che esprimerà il Consiglio Comunale castiglionese in merito alla formulazione del bando. E, per quanto mi riguarda, ho proposto due alternative: o prevedere, anziché un solo vincitore “monopolista”, più aggiudicatari, oppure ammettere alla gara solo società miste pubblico-private che, come tali, possono garantire anche gli interessi delle comunità locali. Solo così – conclude Alfio Conti – si riuscirà a “voltare pagina”, altrimenti ci ritroveremo sempre ed inevitabilmente col “solito” aggiudicatario».

Rodolfo Amodeo

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