La “storica” compagnia dell’associazione artistico-culturale sarà in scena, a partire da domani, in diverse località dell’isola, dove proporrà alcuni capolavori della commedia siciliana che, in quasi trent’anni di attività, le hanno meritato numerosi premi e riconoscimenti prestigiosi, anche di rilievo nazionale
Con i tempi di magra che corrono, le prime vittime dei “patti di stabilità” e della “spending review” sono l’arte e la cultura. I tradizionali cartelloni di spettacoli estivi, quindi, sono sempre più ridotti all’osso e persino gli artisti cosiddetti “di grido” non hanno più il volume d’affari che le esibizioni di piazza garantivano loro sino a qualche anno fa. Eppure c’è chi, in barba alla crisi, sa ancora “difendersi” grazie alla qualità della propria proposta artistica: è il caso dell’associazione “Cultura, Arte e Folklore” (C.A.F.) avente sede nel centro etneo di Aci Catena, la cui “storica” compagnia teatrale anche in quest’estate 2015 toccherà diverse piazze della Sicilia Orientale.
Il tour del sodalizio, guidato dalla presidente nonché direttore artistico Maria Pia Russo, prenderà il via domani, martedì 28 luglio, all’Arena “Lucio Dalla” di Milo dove, nell’ambito del Premio Teatrale “Angelo Musco”, la Caf proporrà “La Baronessa di Carini” di Tony Cucchiara, che replicherà al Piano Umberto di Aci Catena il 19 agosto. E poiché, pur essendo una compagnia amatoriale, riesce ad allestire con grande professionalità più lavori contemporaneamente, nelle prossime settimane la Caf sarà di scena anche con “L’Altalena” di Nino Martoglio al Circolo Velico “Kaucana” di Santa Croce Camerina (31 luglio), a Fleri di Zafferana Etnea (2 agosto) e ad Aci San Filippo (2 settembre), mentre con “Zizzania” di Pino Giambrone a Mascalucia (6 agosto) e con “La Scatola di Marlene” di Nino Criscione al Cortile del Palazzo Cantarella di Aci S. Antonio (8 agosto). Queste, sino ad oggi, sono le date ufficiali del tour estivo della Caf, cui potrebbero aggiungersene altre in quanto alcuni ingaggi sono in attesa di conferma.
Come già si può intuire scorrendo i titoli delle opere che l’associazione teatrale di Aci Catena rappresenterà tra luglio e settembre, siamo in presenza di un repertorio alquanto vasto e variegato, che le tante generazioni di attori e registi formatisi nella Caf nel corso di quasi trent’anni (il sodalizio si è costituito nel 1987, ndr) hanno avuto la possibilità di maturare e fare proprio con eccellenti risultati sia di pubblico che di critica.
Numerosi e spesso prestigiosi sono stati i riconoscimenti regionali ed anche nazionali (tra cui quelli assegnati dalla F.I.T.A. – Federazione Italiana Teatro Amatori) sino ad oggi collezionati dall’associazione catenota e dai suoi singoli artisti per l’allestimento di opere quali “La Zia di Carlo”, “Fiat Voluntas Dei”, “Un Pizzico di Pizzo”, “L’Altalena”, “Liolà”, “Miseria e Nobiltà”, “Santarella”, “La Fortuna con la Effe maiuscola” e “Lu Curtigghiu di li Raunisi”.
«Riuscire a rimanere ininterrottamente sulle scene per quasi un trentennio – dichiara la vulcanica Maria Pia Russo, presidente e direttore artistico della Caf di Aci Catena – non è cosa da poco per un’associazione teatrale amatoriale come la nostra, che attualmente conta oltre una quarantina di soci e simpatizzanti i quali, al di là delle gratificazioni artistiche, hanno la possibilità di stare insieme e socializzare dopo una giornata lavorativa. Da sempre, inoltre, riserviamo particolare attenzione alle giovanissime generazioni, che frequentando i nostri laboratori di orientamento teatrale vivono un’esperienza altamente formativa in quanto imparare a stare su un palco e parlare ad un pubblico è di fondamentale importanza nello sviluppo psichico e relazionale di un bambino.
«Per il resto, nei nostri spettacoli ci sforziamo di trarre spunto dalla realtà sociale della nostra isola, portando in scena i grandi capolavori del teatro dialettale siciliano nonché opere in lingua e magari meno conosciute, ma che, attraverso l’umorismo e la farsa, fanno anch’esse riflettere sulla realtà ed i problemi della nostra terra.
«Come associazione artistico-culturale, comunque, siamo impegnati pure in altri ambiti non strettamente teatrali, come l’organizzazione di rassegne canore, di iniziative in favore degli anziani e dei bambini e di sfilate in maschera in occasione del Carnevale.
«Siamo sicuramente soddisfatti dell’attività svolta sino ad oggi, premiata sia dal pubblico che dagli addetti ai lavori, ossia altre realtà associazionistiche siciliane e nazionali simili alla nostra, di cui ci siamo conquistati la stima e con le quali abbiamo intrapreso interessanti e proficui scambi artistici».
Attingendo al suo spirito istrionico da donna di spettacolo, Maria Pia Russo si congeda da noi con una battuta.
«A volte – conclude simpaticamente la presidente della Caf – qualche “non addetto ai lavori” ci scambia per quelle importanti e senz’altro socialmente utili organizzazioni aventi una denominazione uguale alla nostra, ma che si occupano di tutt’altre faccende fatte di “freddi” numeri e tasse da pagare, ossia tutto l’opposto del divertimento e della spensieratezza che tentiamo di regalare alla gente». Ogni riferimento ai “Caf” fiscali è… volutamente casuale.
Rodolfo Amodeo
FOTO: in primo piano la presidente Maria Pia Russo con una parte degli attori della “C.A.F.” e, nelle altre immagini, alcune scene degli spettacoli proposti negli ultimi anni dall’associazione teatrale di Aci Catena