Una convergenza di intenti per conferire una precisa connotazione ad una porzione di territorio etneo da sempre in prima linea in materia di naturale vocazione turistica. La notte dei tempi ascrivibile alle località situate sul “Mongibello”,racconta infatti di storici episodi in occasione dei quali la lava dell’Etna, grazie all’intercessione o di Santi o della Madonna, ha arrestato il suo incedere. Fenomeni miracolosi che il fervore religioso popolare ha attribuito all’intervento di entità soprannaturali, hanno dunque da sempre scandito e costruito la storia di diverse cittadine le quali sorgono sul vulcano attivo più alto d’Europa.
Sulla scorta di ciò, i Comuni di Sant’Alfio, Nicolosi e Piedimonte Etneo hanno pensato di condividere un progetto mirato a conferire un taglio di tipo religioso al settore turistico attorno al quale ruota buona parte della loro economia. Il risultato è che tutti e tre i Comuni hanno beneficiato dell’approvazione del finanziamento per i percorsi di turismo religioso, a seguito della partecipazione al bando regionale dell’assessorato turismo sport e spettacolo riguardante proprio questa tipologia di turismo. La struttura capofila è la “MagmaTravel”, con la quale è stato presentato il progetto intitolato “la Lava dei Miracoli”. Esso prevede la ristrutturazione di alcuni percorsi turistici riguardanti il turismo religioso nei territori interessati.
Il Comune di Sant’Alfio è rientrato nel finanziamento che interesserà la contrada Magazzeni. La scelta della contrada Magazzeni è attribuibile al miracolo materializzatosi il 3 novembre 1928. In quell’occasione infatti la devozione per i tre Santi Alfio, Cirino e Filadelfo spinse il popolo ad andare incontro al fronte lavico con una processione mirata a impetrare la clemenza dei tre martiri. Secondo la devozione religiosa dell’epoca, la caduta della palma d’argento di Sant’Alfio mentre i simulacri venivano tratti fuori dalla cappella della chiesa Madre di Sant’Alfio, spiegò l’arresto del fiume di fuoco che si era incanalato nel torrente Magazzeni. Non per un caso, un quadro – ricordo dell’evento – evidenzia che la palma di Sant’Alfio giace ai suoi piedi. E fu così che nel 1958, a distanza di 30 anni da quell’eruzione che minacciò Sant’Alfio, in contrada Magazzeni fu edificata una chiesetta-santuario in memoria di quel miracoloso avvenimento.
A Vena (frazione di Piedimonte Etneo) invece, nel 1865, secondo la devozione religiosa la Madonna fermò il fronte lavico che minacciava la predetta località. E quest’anno, proprio in occasione del 150° anniversario del miracolo della Vergine, Piedimonte ha ottenuto il finanziamento destinato alla riqualificazione turistica del percorso religioso che da Catania conduce a Vena. Il progetto si sostanzierà in alcuni specifici miglioramenti rivolti a segnaletica, tabelle informative ecc. a beneficio dei tre Comuni etnei. L’importo finanziato per l’intero progetto è di € 139.500,00, da ripartire per i tre Comuni e le varie aziende partecipanti.