I genitori del piccolo Gabriele, il bambino di quasi 5 anni morto per annegamento domenica scorsa a Marina di Cottone, sono stati formalmente iscritti nel registro degli indagati dalla procura di Catania per omicidio colposo. Si tratta di un adempimento imprescindibile , un atto dovuto che consente, in primis, la nomina delle consulenze e al tempo stesso per ricostruire compiutamente la dinamica di quatto accaduto in quella tragica domenica a poco meno di 100 metri dalla battigia di Marina di Cottone.
A ritrovare il bambino era stato un canoista di Mascali, il 65enne Antonino Muscolino (foto a sinistra), che dopo averlo avvistato lo aveva trasportato sulla riva. Il piccolo, originario di Aci Catena, si trovava in spiaggia con la propria famiglia: il padre, un muratore di 34 anni, la madre, una casalinga di 30 la sorella di 10 anni. Dopo la scomparsa del bambino era stata subito avviata in spiaggia una vasta battuta che ha coinvolto decine di bagnanti.
Sul posto erano giunte due ambulanze del 118, i carabinieri, la guardia costiera ed anche l’elisoccorso, atterrato nel parcheggio vicino l’ex cartiera, intervenuto sul posto vista la gravità delle condizioni del bambino apparse subito disperate. Era stato tentato in tutti i modi di rianimare il bambino, ma per lui, disgraziatamente, non c’è stato nulla da fare.