Francavilla, ultimo applauso a Leonardo Galati

Verrà celebrata domani sera, venerdì 7 agosto, una messa in suffragio dell’anziano musicista, deceduto nei giorni scorsi in America, dove viveva da decenni. Bella storia di un’esaltante carriera artistica, che ha preso le mosse dall’“umile” corpo bandistico della cittadina dell’Alcantara, all’epoca autentica fucina di talenti delle sette note

Domani sera, venerdì 7 agosto alle ore 18.30, nella Chiesa dell’Annunziata di Francavilla di Sicilia verrà celebrata una S. Messa in suffragio del maestro Leonardo Galati (“Nardo” per gli amici), deceduto nei giorni scorsi a New York.

Raffinato falegname mobiliere, Galati si distinse sin da giovanissimo nell’arte delle sette note, alla quale si accostò come semplice musicante del glorioso corpo bandistico della cittadina dell’Alcantara. Così, quella che sarebbe dovuta essere una semplice attività da dopolavoro, divenne per lui una seconda professione: col suo trombone cantabile solista, infatti, il giovane musicante francavillese incantava le platee, non solo del suo paese natio, ma anche di altri centri della Sicilia, le cui bande musicali se ne contendevano le prestazioni.

Ma con il suo strumento, chiamato anche flicorno tenore, Leonardo Galati si fece onore persino a livello nazionale: a Bologna, dove si trasferì avendo trovato migliori opportunità lavorative come mobiliere, venne ingaggiato dalla prestigiosa banda cittadina “Gioacchino Rossini”, della quale divenne presto un elemento di spicco.

Gli ultimi decenni della sua vita li ha trascorsi in America insieme alla moglie ed ai figli (di uno di questi ultimi, ossia Gioacchino Galati, ci siamo giornalisticamente occupati alcuni anni fa in quanto, da responsabile tecnico di un’importante società di aviazione statunitense, ebbe a salvare la vita al popolarissimo attore John Travolta, rimasto in panne col suo aereo personale nello scalo asiatico di Macao).

La sua spiccata sensibilità musicale ed il suo “orecchio assoluto” hanno consentito a Leonardo Galati di andare oltre il ruolo di semplice esecutore per approdare all’ancor più artisticamente esaltante terreno della composizione; alla figlia Maria Vittoria, in particolare, ha dedicato l’omonima marcia sinfonica, a tutt’oggi presente nel repertorio di diverse bande musicali italiane.

Sino a qualche anno fa, comunque, Leonardo Galati faceva periodicamente ritorno nella sua Francavilla per trascorrere lunghi periodi di vacanza, felice di potersi rituffare nei luoghi della sua infanzia e di improvvisare delle goliardiche “jam session” con gli amici musicisti del luogo, essendo in grado di misurarsi brillantemente pure con gli strumenti a plettro (nel 2008, addirittura, ha inciso un cd in coppia con il chitarrista Carmelo Malatino, contenente ben sedici classici della musica italiana ed internazionale). E quando gli capitava di imbattersi nelle giovani generazioni di musicanti del ricostituito corpo bandistico francavillese, era sempre prodigo nei loro confronti di consigli ed incoraggiamenti.

E dell’amata banda “Vincenzo Bellini” di Francavilla, da cui ebbe a spiccare il volo nel mondo delle sette note, Galati ha ripercorso la lunga ed appassionante storia in una gradevole pubblicazione, da lui data alle stampe nel 1993 per i tipi di “Alcantara Press”, in occasione del secolo di vita dello storico corpo musicale cittadino. In quelle quasi cento pagine, l’autore trasporta il lettore in un mondo ormai scomparso, fatto non solo di giornate di festa accompagnate da briose note, ma anche di un vivace “dietro le quinte” all’insegna di piccole gelosie, invidie ed ambizioni, quasi fisiologiche per chi riusciva a conseguire l’ambito “status” di musicante, allora considerato una sorta di “privilegio”.

Negli ultimi anni di vita il maestro Galati ha espresso il proprio estro creativo anche attraverso la poesia dialettale, pubblicando le sue liriche su alcune diffusissime riviste italo-americane, che hanno pure ospitato un suo esilarante compendio in versi sui tanti curiosi soprannomi degli abitanti di Francavilla.

Con Leonardo Galati va, dunque, via un benemerito cittadino francavillese, che ha portato sempre nel cuore il paese natio, dandogli anche lustro in Italia e nel mondo attraverso la sua universalmente riconosciuta statura artistica, sia pur di estrazione popolare.

Rodolfo Amodeo

FOTO: Leonardo Galati in un’immagine degli ultimi anni e, sullo sfondo, mentre dirige la sua marcia sinfonica “Maria Vittoria” e mentre suona il banjo nella copertina del cd che incise nel 2008 insieme all’amico e compaesano chitarrista Carmelo Malatino