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Calatabiano, padre Salvatore Sinitò è il nuovo arciprete

Calatabiano, padre Salvatore Sinitò è il nuovo arciprete

Il prelato, originario di Randazzo, proviene da una sofferta esperienza alla guida della Parrocchia di Taormina. Il vescovo di Acireale, Mons. Antonino Raspanti, lo ha adesso riportato nella sua provincia e “promosso” nell’ambito della carriera ecclesiale

Il recente avvicendamento di parroci all’interno della Diocesi di Acireale riguarderà anche la Parrocchia “Maria SS. Annunziata” di Calatabiano. A partire dall’imminente mese di settembre, infatti, titolare di quest’ultima sarà Padre Salvatore Sinitò, già parroco in alcuni centri messinesi tra cui Taormina, da dove, esattamente un anno fa, il prete fu costretto ad allontanarsi a seguito di malevoli voci in merito ad una sua presunta amicizia “particolare” con un’esponente del gentil sesso (ma la popolazione locale lo difese apertamente attraverso pubbliche manifestazioni a sostegno della sua innocenza).

In questi mesi, dopo aver lasciato la parrocchia taorminese, padre Sinitò ha esercitato la propria missione tra Linguaglossa e Roma, sino a quando, nei giorni scorsi, il vescovo di Acireale, Mons. Antonino Raspanti, non lo ha elevato ad Arciprete affidandogli la guida della Chiesa di Calatabiano.

Per il prelato, originario del Comune etneo di Randazzo, si tratta dunque di un ritorno nella propria provincia, ma anche di una gratificante “promozione” nell’ambito della carriera ecclesiastica. «La nomina ad arciprete – ha dichiarato al riguardo Padre Salvatore Sinitò (nella foto con sullo sfondo la Chiesa SS. Annunziata di Calatabiano)rappresenta per me una valorizzazione della mia persona e dell’operato che ho svolto in questi anni al servizio di varie comunità».

Rodolfo Amodeo

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