I poliziotti della Squadra Mobile di Catania e del Commissariato di P.S. di Adrano lo hanno sorpreso all’interno di un casale di campagna. Ulteriori particolari sull’operazione di polizia vengono illustrati in questi minuti in una conferenza stampa in corso di svolgimento in questura a Catania.
AGGIORNAMENTO DELLE 17.15
Vincenzo Sciacca, irreperibile dal settembre del 2014, è destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare emessa, su richiesta della Procura Generale della Repubblica di Catania, il 29.9.2014 dalla Corte di Assise d’Appello di Catania per il reato di omicidio aggravato dalle finalità mafiose.
SCIACCA Vincenzo, a seguito di un laborioso lavoro coordinato dalla citata Procura Generale, e svolto dagli uomini della Squadra Mobile e dal Commissariato di P.S. di Adrano, è stato rintracciato all’interno di una masseria in località c.da Carda’ agro di Bronte. All’atto dell’irruzione ha tentato la fuga, ma è stato subito bloccato.
Sciacca, elemento di spicco del gruppo capeggiato da Montagno Bozzone Francesco, operante nel comprensorio di Bronte, collegato alla cosca Mazzei, è stato condannato alla pena dell’ergastolo per avere partecipato alla fase esecutiva dell’omicidio di Domenico Calcagno, uomo d’onore della famiglia mafiosa di Valguarnera-Caropepe, assassinato in quest’ultimo Comune il 18 maggio 2003.
La morte di Calcagno era stata decretata da Cosa nostra catanese, di concerto con la famiglia di Cosa nostra di Caltagirone ed i vertici di Cosa nostra della provincia di Enna, che per tale omicidio avevano chiesto ed ottenuto la collaborazione di MONTAGNO BOZZONE e del suo gruppo.