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Francavilla e dintorni: tempi duri per gli invalidi civili

Francavilla e dintorni: tempi duri per gli invalidi civili

A partire dall’imminente mese di settembre, bisognerà recarsi a Messina per sottoporsi alle visite di accertamento dello stato di disabilità in quanto il Governo regionale e l’Asp hanno deciso di “risparmiare”, in barba al tanto decantato decentramento ed ai diritti dei soggetti deboli

Francavilla di Sicilia viene a perdere l’ennesimo servizio decentrato, utile anche agli altri Comuni del comprensorio. Da martedì prossimo 1 settembre, infatti, le visite per il riconoscimento delle invalidità civili non potranno più essere fatte nel locale Poliambulatorio di Via Roma (nella foto) bensì direttamente nella sede Inps della città capoluogo, ossia Messina.

In realtà non si tratta di una discriminazione nei confronti del Comune dell’Alcantara in quanto anche tutte le altre strutture sanitarie della provincia peloritana (tra cui il poliambulatorio di Sant’Alessio Siculo) non erogheranno più tale servizio.

Quest’ennesimo “schiaffo” al decentramento amministrativo è frutto di un accordo recentemente siglato tra l’Assessorato Regionale alla Sanità e l’Asp di Messina e finalizzato al “solito” risparmio economico.

In questi giorni, dunque, sono in programma diversi incontri per tentare di far tornare le sopra citate istituzioni sanitarie sui propri passi in quanto chi necessita dell’accertamento dell’invalidità civile è, inevitabilmente, un soggetto anziano o disabile per il quale una trasferta alla volta di Messina risulta alquanto disagevole, specie se si proviene dai lontani Comuni dell’entroterra come, per l’appunto, quelli della Valle dell’Alcantara.

Intanto, all’apposita Conferenza dei Sindaci della provincia peloritana, svoltasi qualche giorno addietro al municipio di Messina, gli unici amministratori locali mostratisi sensibili a tale problematica sono stati solo il primo cittadino di Castelmola, Orlando Russo, e l’assessore ai Servizi Sociali del Comune di Savoca, Carmela Maria Miuccio: dei rappresentanti degli oltre cento “campanili” convocati per affrontare la questione, solo loro due hanno risposto all’appello.

Una nuova riunione, alla quale interverranno anche i dirigenti dell’Inps, è prevista per domani, sempre al Comune di Messina; si spera che stavolta le Amministrazioni Comunali di tutta la provincia, e specialmente quelle delle municipalità territorialmente più marginali (come i paesi della Valle dell’Alcantara), facciano massicciamente sentire la loro presenza opponendosi a quest’ulteriore spinta accentratrice che non si fa scrupolo di sacrificare sull’altare del “risparmio a tutti i costi” (quando sarebbero ben altri i fronti su cui risparmiare…) i diritti fondamentali dei cittadini.

Ed, alla fine, chi è che “risparmia”? Forse le casse dello Stato, ma non certo quelle dei privati, costretti a mettere mano al portafoglio per poter affrontare le spese di viaggio alla volta della città capoluogo.

Rodolfo Amodeo

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