Non ha dato sino ad oggi alcun esito il capillare pattugliamento del territorio con cui vigili del fuoco, forze dell’ordine e privati cittadini stanno tentando di ritrovare l’uomo, misteriosamente scomparso tra sabato e domenica scorsi

E’ trascorsa quasi una settimana dalla misteriosa scomparsa del sessantaduenne malvagnese Salvatore Giamboi, ma dell’uomo (o di ciò che, purtroppo, potrebbe restare) non vi è ancora traccia alcuna, malgrado le intense ed accurate ricerche sul territorio (in particolare nelle contrade Pittari ed Agrifoglio) condotte dai vigili del fuoco, dalle forze dell’ordine e da privati cittadini.

C’è stato persino chi si è spinto sino alla zona tirrenica del Messinese per andare a bussare al portone del Santuario del Tindari in quanto pare che il Giamboi fosse intenzionato a far celebrare lì una messa in suffragio di due sorelline di Malvagna che, diversi decenni orsono, trovarono tragicamente la morte annegando in un corso d’acqua; ma i responsabili del luogo di culto dedicato alla Madonna Nera hanno dichiarato che, in questi giorni, nessuno si è presentato loro per una richiesta del genere.

A questo punto la pista più probabile resta quella dell’epilogo fatale che per Salvatore Giamboi potrebbe aver avuto una di quelle lunghe passeggiate a piedi nella natura da lui tanto amate, specie durante la stagione estiva, per andare alla ricerca dei particolari e prelibati frutti prodotti dalla ricca vegetazione dei boschi nebroidei che circondano Malvagna; l’uomo potrebbe essere stato colto da un improvviso malore oppure essere precipitato in qualche anfratto.

Raccapricciante sarebbe l’ipotesi, avanzata da qualche abitante della zona, che il suo corpo possa essere andato in pasto ad uno dei tanti ferocissimi cinghiali che in quest’estate 2015 stanno letteralmente proliferando sui monti e nelle campagne siciliane, spingendosi a volte sino ai centri abitati (proprio di recente, nella cittadina palermitana di Cefalù, un branco dei pericolosissimi mammiferi si è avventato contro un anziano, provocandone la morte).

Salvatore Giamboi è stato visto l’ultima volta nella notte tra sabato e domenica scorsi in contrada Silvia, nei pressi del Convento dei Frati Minori di Malvagna. Al momento della scomparsa indossava una felpa nera con cappuccio (con una scritta bianca sul petto), pantaloni colore avana e scarpe marroni senza lacci. Come ci si può rendere conto dalle foto che qui pubblichiamo (e che speriamo possano risultare utili ai fini del suo auspicabile ritrovamento in vita), trattasi di un uomo dalla corporatura esile, alto m. 1,75 e dalla schiena leggermente incurvata.

Rodolfo Amodeo

FOTO: due recenti immagini di Salvatore Giamboi e, sullo sfondo, un veduta panoramica di Malvagna immortalata dal fotoamatore Salvatore Panebianco