Catania: gli artigianali alzano la voce: “La lotta all’abusivismo a Catania non avviene più”

“La lotta all’abusivismo di mestiere è certamente una partita complessa, che le Istituzioni non dovrebbero mai smettere di giocare. A Catania purtroppo questo non avviene più!”.

Con una lettera-denuncia, il segretario provinciale Cna Andrea Milazzo e i presidenti Upla-Clai, Confartigianato e Upia-Casartigiani (Orazio Platania, Antonio Barone e Sebastiano Molin), hanno, di fatto, sullo scottante tema dell’abusivismo commerciale, alzato la voce nei confronti del sindaco di Catania  Enzo Bianco e ciò mentre lo stesso sindaco ha annunciato un’intensificazione dei controlli da parte dei vigili urbani per contrastare la “microillegalità diffusa”.

Andrea Milazzo e i suoi colleghi, infatti, non credono che la “tolleranza zero” esternata dal sindaco Bianco contrasterà pure “l’esercito sempre crescente di artigiani fantasma costituito da meccanici, carrozzieri, idraulici, elettricisti, estetiste, parrucchieri e altri”.

“L’abusivismo imprenditoriale — denunciano senza se e senza ma i rappresentanti delle imprese artigiane — costituisce una delle più pesanti piaghe, un nemico spavaldo che non conosce pause e limiti di espansione. In questa difficile congiuntura economica diventa sempre più arduo far accettare agli imprenditori sacrifici vecchi e nuovi senza poter garantire loro minime condizioni di legalità”.

Orazio Vasta

foto di archivio