Il Tribunale di Messina ha accolto il suo ricorso d’urgenza contro il provvedimento prefettizio che, due mesi fa, lo aveva sospeso dal civico consesso ai sensi della discussa “Legge Severino”, delle cui norme, così come ha eccepito di recente il governatore della Campania De Luca, potrebbero essere incostituzionali
Ritorno in aula per il consigliere comunale granitese d’opposizione, nonché ex sindaco del paese dell’Alcantara, Vincenzo Lo Monte.
In occasione della competizione amministrativa dello scorso giugno, il fratello del noto parlamentare nazionale Carmelo era stato eletto nella lista “Rinascita Granitese”, ma appena un mese dopo il Prefetto di Messina ne ha disposto la sospensione dalla carica di consigliere in ottemperanza alla cosiddetta “Legge Severino”, che sancisce il divieto di rivestire cariche istituzionali per chi ha riportato condanne penali.
Nei giorni scorsi, però, il Tribunale di Messina ha a sua volta disposto, tramite ordinanza, la sospensione del provvedimento prefettizio riguardante Lo Monte il quale, assistito dall’avvocato Paolo Turiano, aveva proposto contro di esso ricorso d’urgenza deducendo l’illegittimità costituzionale di quella particolare norma della Legge Severino (ossia l’art. 11 del Decreto Legislativo 235/2012) che lo estrometteva dal civico consesso.
I magistrati messinesi, pertanto, hanno trasmesso i relativi atti alla Corte Costituzionale affinché gli “ermellini” possano pronunciarsi sulla questione.
In realtà, il caso del politico granitese ha come precedente giurisprudenziale illustre quello dell’“esuberante” presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca il quale, nei mesi scorsi, si è appellato anche lui all’incostituzionalità della discussa Legge Severino, ottenendo così dai giudici il “permesso” di poter continuare a rimanere in carica come governatore malgrado fosse stato condannato in primo grado per abuso d’ufficio.
In primo grado, invece, Vincenzo Lo Monte è stato condannato nel dicembre del 2013 nell’ambito del processo sulla gestione dei fondi destinati al programma di sviluppo “P.I.T. 32 Valle dell’Alcantara”. Tale condanna, comunque, non è definitiva in quanto si attende la relativa udienza d’appello, fissata per le prossime settimane.
Quanto prima, dunque, il Consiglio Comunale di Graniti dovrà riunirsi per deliberare la reintegra di Lo Monte, che in questi due mesi di sospensione è stato sostituito dal giovane avvocato Antonio Russo in quanto primo dei non eletti della lista “Rinascita Granitese”.
Rodolfo Amodeo
FOTO: Vincenzo Lo Monte in primo piano ed, accanto, il consigliere Antonio Russo che l’ha sostituito durante il periodo di sospensione