Il Meet Up del locale Movimento Cinque Stelle, prendendo spunto dall’inopportuna installazione di una cabina elettrica a ridosso della pregevole chiesa di Sant’Antonio, richiama l’attenzione degli amministratori comunali sulla popolosa frazione marinara, che potrebbe esprimere tante potenzialità, ma che continua a rimanere abbandonata a se stessa
La capitale siciliana del turismo potrebbe vantare un’ulteriore attrattiva, che però non viene valorizzata per come meriterebbe. Il riferimento è alla frazione di Mazzeo, contigua al litorale di Letojanni, ma rientrante nel territorio di Taormina.
Per tentare di richiamare l’attenzione degli amministratori comunali su questo agglomerato urbano “dimenticato”, benché in esso risiedano numerose famiglie, il Meet Up del Movimento Cinque Stelle di Taormina ha indirizzato qualche giorno fa al sindaco Eligio Giardina, all’assessore alla Cultura ed al responsabile della delegazione di Mazzeo un’apposita lettera che prende spunto dai recenti malumori degli abitanti della popolosa frazione in merito all’installazione da parte dell’Enel di una cabina elettrica proprio a ridosso della chiesa di Sant’Antonio, un pregevole edificio sacro risalente ai primi del Novecento, che dieci anni fa venne donato al Comune di Taormina dalla famiglia Rapisarda.
«Questo nuovo impianto – spiega in una nota Rosario Puglia, addetto alla comunicazione dei pentastellati taorminesi – deturpa in modo vistoso l’ex struttura religiosa, già vittima dell’incuria delle varie Amministrazioni Comunali succedutesi alla guida di Taormina, malgrado tale chiesa presenti, a detta degli esperti in materia, un alto valore artistico, storico e culturale; invece, per motivi non chiari, ci si è limitati a metterla in sicurezza per poi abbandonarla a se stessa. Facendoci portavoce delle rimostranze dei residenti a Mazzeo, chiediamo dunque la riqualificazione di questo luogo sacro, a cominciare dall’immediato spostamento in altra sede più idonea della cabina elettrica installata dalla società Enel S.p.A. dietro, ovviamente, autorizzazione rilasciata dal Comune di Taormina».
Nella nota sulla chiesa di Sant’Antonio, il Meet Up Cinque Stelle taorminese ne approfitta per soffermarsi anche sulle altre problematiche e sulle potenzialità inespresse del borgo marinaro di Mazzeo, «preso in considerazione – si legge nella nota diramata da Rosario Puglia – solo nei periodi elettorali, con promesse che puntualmente non vengono mantenute (vedi il sistema fognario e la ringhiera di protezione esposta da anni alle intemperie). Eppure siamo in presenza di una frazione dotata di un mare meraviglioso e che, come tale, meriterebbe l’allestimento di eventi e manifestazioni in grado di produrre un indotto economico oltre a virtuose dinamiche artistico-culturali. E non dimentichiamo che a Mazzeo c’è l’ultima spiaggia libera del nostro territorio, che necessiterebbe di interventi programmati di pulizia, di strutture per la discesa a mare dei disabili, di cestini per la raccolta differenziata dei rifiuti e di docce pubbliche. Purtoppo, però, è una frazione-località balneare che continua a subire passivamente le scelte di una politica che non valorizza al meglio le sue peculiarità e potenzialità, vedendosi anzi annullare le più piccole e basilari condizioni del vivere civile».
Rodolfo Amodeo
FOTO: la chiesa di Sant’Antonio a Mazzeo “oltraggiata” dai lavori di installazione della cabina elettrica