Catania, manette per Carmelo Piacente: era irreperibile da giugno

Agenti della Squadra Mobile di Catania, hanno arrestato Carmelo Piacente, 51 anni,  pregiudicato – irreperibile dal mese di giugno 2015. L’uomo era destinatario di decreto di fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia – di Catania in data 23 giugno 2015, per porto e detenzione illegale di armi da guerra e comuni da sparo, nonché ricettazione delle medesime.

Un agente della Squadra Mobile – Sezione Contrasto al Crimine Diffuso -, libero dal servizio, mentre si trovava nella frazione marinara di Aci Trezza, nei pressi del lungomare, ha riconosciuto Piacente, noto appartenente alla famiglia mafiosa dei c.d. “Ceusi”, radicata nel popolare rione di Picanello.

L’uomo è stato bloccato dagli equipaggi dei “Condor” ad Aci Trezza. Carmelo Piacente, fratello del più noto Giovanni (54 anni) inteso “l’ergastolano”, in atto detenuto alla pena dell’ergastolo, era stato già posto in stato di fermo di indiziato di delitto per i medesimi reati nel mese di gennaio del 2009.

In data 7 gennaio 2009, a seguito di una perquisizione eseguita dalla Squadra Mobile nell’abitazione dello stesso, ubicata in via Spontini, nel rione “Picanello”, venivano rinvenuti fucili mitragliatori, armi munite di silenziatori e diverso munizionamento, segnatamente 2 fucili mitragliatori Kalashnikov AK47, 1 fucile mitragliatore Uzi, 1 pistola mitragliatrice Skorpion, 3 pistole di vario calibro corredate da silenziatori di fattura artigianale e diversi caricatori nonché oltre 500 munizioni di vari calibro. Nel prosieguo delle investigazioni, all’interno di un garage di via Borrello, risultato nella esclusiva disponibilità di Carmelo Piacente, venivano rinvenute numerose copie di armi, anche da guerra, e dell’occorrente per modificarle in modo da renderle atte allo sparo, nonché di attrezzature idonee a caricare munizionamento.

Nella circostanza, Piacente si era reso irreperibile e venne arrestato il 16 gennaio 2009 a Messina. Espletate la formalità di rito, è stato associato presso la casa circondariale di Piazza Lanza a disposizione dell’A.G.