S. Alfio, il millenario castagno dei 100 cavalli, raccontato da Mariano Fresta -
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S. Alfio, il millenario castagno dei 100 cavalli, raccontato da Mariano Fresta

S. Alfio, il millenario castagno dei 100 cavalli, raccontato da Mariano Fresta

mariano-fresta 2“Il castagno dei cento cavalli”, il libro di Mariano Fresta (nella foto a sinistra), uscito di recente per le edizioni Effigi di Arcidosso (Gr), sarà presentato Sant’Alfio, sabato 26, alle ore 18.30, nel Municipio del centro etneo. L’autore è stato vicesindaco di Montepulciano negli anni ’90 e soprattutto professore, per 30 anni circa, prima al Liceo Scientifico, poi al Classico della cittadina poliziana.

Il “Castagno dei cento cavalli” non è un romanzo. E’ una sorta di autobiografia per appunti. O meglio per “frammenti” come li chiama Fresta. Frammenti di una vita che, sparpagliati come i pezzi di uno specchio rotto, vengono i qualche modo rimessi assieme con un filo logico, narrativo e cronologico in modo che lo specchio possa ancora fare la sua funzione. Il libro è di facile lettura, agile e utile non solo a capire meglio la figura di Mariano Fresta, ma anche e soprattutto il Paese, l’Italia che ha fatto da sfondo alla sua vicenda personale, politica, professionale.

Dall’infanzia e adolescenza a Sant’Alfio, nella Sicilia Etnea, fino all’Università, all’incontro con la politica, al’emigrazione, sia pure intellettuale, nel profondo nord (nel bresciano) e poi a Montepulciano, perla rinascimentale e avamposto mediceo in terra di Siena. Terra di cui ha studiato a lungo le tradizioni popolari, contadine e culturali, fino a divenirne uno del massimi esperti. L’autore parla dei suoi maestri, da Fubini a Muscetta, da Pittitto a Uccello, fino a Lucio Libertini, che contribuì alla sua scelta di passare dal Psi al Psiup, nei primi anni ’60. Parla dei compagni di avventura nella ricerca culturale come Pietro Clemente, Alberto Mario Cirese o Alberto Asor Rosa, ma anche dei familiari in Sicilia, del rapporto non facile con i figli, del ’68 e di ciò che ne è seguito: del Psi, del Psiup, di democrazia Proletaria, dell’esperienza di assessore.

Mario Pafumi

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