Non sarà certo la cosiddetta “panacea di tutti i mali”, ma la rinuncia, totale o parziale, all’indennità di carica ed ai gettoni di presenza da parte di amministratori e consiglieri comunali potrebbe consentire di destinare le relative somme ad interventi ed iniziative di cui una comunità necessita e per i quali, recandosi nei vari municipi, ci si sente invece dire che “non ci sono i soldi”. Parte da tale assunto una richiesta in tal senso che l’associazione culturale “Idee in Movimento”, costituitasi nei mesi scorsi a Giardini Naxos e guidata dal giovane presidente Giuseppe Leotta, ha recentemente indirizzato alla Giunta ed al Consiglio Comunale della cittadina turistica.
«Questa iniziativa – tiene a sottolineare il presidente Leotta (nella foto con sullo sfondo il palazzo municipale di Giardini Naxos) –, che la nostra associazione ha condiviso all’unanimità, non è affatto retorica, strumentale e populistica in quanto, oggi come oggi, la rinuncia alle indennità si inserisce in un contesto di estremo bisogno, trovandoci al cospetto di svariati milioni di italiani che, specie nel Mezzogiorno, vivono al di sotto della soglia di povertà (fissata, sulla base degli indici Istat, in circa 899 euro al mese con riferimento ad un nucleo familiare composto da tre persone). Pertanto, pur non rappresentando certamente una soluzione strutturale, questo tipo di rinuncia simboleggia un interesse tangibile della classe politica nei confronti delle fasce più deboli della popolazione.
«Vi sono, poi, degli esempi di successo, con progetti di alta rilevanza sociale che è stato possibile finanziare e realizzare grazie a queste somme che politici e pubblici amministratori hanno messo a disposizione delle rispettive comunità. Pensiamo a Gagliole, nelle Marche, dove con la rinuncia alla propria indennità il sindaco è riuscito a pagare i pasti della mensa scolastica per gli alunni dal primo anno di asilo alla quinta elementare. E nella nostra Assemblea Regionale Siciliana, grazie alla decurtazione degli stipendi dei parlamentari del Movimento Cinque Stelle, è stato possibile finanziare prima un fondo di micro-credito per la piccola e media impresa e successivamente tre diversi progetti di “urban regeneration” (sull’esempio della “Farm Cultural Park” di Favara) per un totale di trecentosessantamila euro a fondo perduto.
«Ovviamente, le indennità di amministratori e consiglieri di un Comune medio-piccolo come Giardini Naxos non consentono di poter raggiungere cifre di cotanto ammontare, ma con quelle somme si potrebbero realizzare dei sia pur piccoli progetti, ma comunque utili alla cittadinanza. Perché, ad esempio, in occasione del 25 novembre, in cui ricorrerà la Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne, non si devolvono gettoni e quote degli emolumenti di sindaco ed assessori ad associazioni no-profit che operano nel settore?
«A questo punto – conclude il presidente di “Idee in Movimento” – tutto dipende dalla volontà politica di andare o meno in tale direzione».
Rodolfo Amodeo