Catania – Akragas 1-1
Catania (4-3-3): Bastianoni 6, Parisi 6, Pelagatti 6, Ferrario 6, Nunzella 6,5, Lulli 5,5 (16’ st. Musacci 6), Agazzi 5,5, Scarsella 5.5 (30’ st Plasmati 6,5), Russotto 6,5, Calil 6,5, Falcone 6 (30’ pt Calderini 6).
A disposizione: Ficara, Bacchetti, Garufo, Sessa, Russo, Di Grazia, Barisic, Rossetti. All. Pancaro 6.
Akragas (4-3-3): Vono 7; Salandria 6, Marino 6, Capuano 6.5, Sabatino 6; Zibert 6,5, Vicente 6, Mauri 6 (17’ st Almiron 5,5); Cristaldi 6,5 (35’ st Savanarola s.v.), Madonia 6,5 (43’ st Di Pazza s.v.), Leonetti 6.
A disposizione: Maurantonio, Blandi, Roghi, Fiore, Alfano, Capraro. All. Legrottaglie 6.5
Arbitro: Mainardi di Bergamo 5,5.
Reti: 41’ Zibert, 43’st Plasmati.
Note. Ammoniti: Leonetti, Lulli, Madonia, Capuano, Vicente.
Recuperi 1’ e 4’. Calcid’angolo 6-4. Spettatori 11.506.
Finisce in pareggio, un gol per parte, il primo derby siciliano in Lega Pro tra Catania ed Akragas.
Partita sofferta e combattuta nel corso della quale entrambe le squadre si sono sfidate senza esclusione di colpi in novanta minuti per nulla scontati.
E’ il Catania a fare la gara ma si mostra poco cinico ed incisivo nelle manovre offensive non riuscendo, così, a trovare il gol. Nel corso del primo tempo le squadra in campo si studiano rendendo il match piuttosto tattico; affondi dei padroni di casa e ripartenze degli avversari si alternano continuamente senza però mai regalare grandi emozioni. Il Catania, dopo mezz’ora di gioco, si mostra realmente pericoloso solo in un’occasione con un colpo di testa di Calil ad impensierire l’estremo difensore che però riesce con ottimi riflessi a deviare la sfera salvando la porta.
Nonostante siano i rossazzurri a fare possesso palla ed a creare di più, sono però gli ospiti a trovare il gol proprio sullo scadere della prima frazione. E’ il numero 8 Zibert, il più brillante degli uomini di Legrottaglie, a portare in vantaggio la sua squadra con un tiro decentrato da fuori area che lascia sorpreso ed immobile Bastianoni con la sfera che si infila nel sette di destra. Nel secondo tempo il Catania tenta affannosamente di agguantare il pareggio ma con scarsi risultati. Gli etnei smarriti e disorientati commettono tanti errori nell’impostazione di gioco permettendo le ripartenze degli ospiti che si rendono pericolosi sfiorando in un paio d’occasioni il raddoppio.
Ma il Catania non demorde e, spinto anche dagli oltre undicimila tifosi etnei presenti allo stadio, reagisce con la giusta cattiveria agonistica avvicinandosi al gol con Russotto che, a tu per tu con Vono, calcia forte in porta trovando però una gran riposta dell’estremo difensore che gli nega il pareggio. Ma è proprio nei minuti finali del match che risulta decisivo il cambio operato da mister Pancaro: esce Scarsella, non particolarmente brillante nella prestazione, ed entra il gigante buono Gianvito Plasmati. E’ lui, infatti, a trovare la rete dell’ 1-1. Cross dalla sinistra di Nunzella, Plasmati intercetta, si trova nel posto giusto al momento giusto, riesce a stoppare ed a calciare con forza siglando un pareggio, tirando le somme, ampiamente meritato che fa esplodere il Massimino. Ma sono i minuti finali a regalare un’ultima emozione quando Calil, trascinato dall’entusiasmo del pubblico, incorna in area di testa facendo tremare la traversa e sfiorando la rete del ribaltone. I rossazzurri, alla fine, poco cinici sotto porta , si trovano costretti ad accontentarsi del pareggio aggiungendo così un altro punto alla classifica.
“Peccato per le occasioni sprecate ma, a volte queste partite si perdono. Grande prova di carattere di tutta la squadra e grandissima mia soddisfazione visto che ho ritrovato il gol che dedico a Vincenzo padre della mia ragazza venuto a mancare qualche settimana fa”, questo il commento di un soddisfatto Gianvito Plasmati a fine partita.
Mirco Lo Porto