Al tempo degli antichi greci la piazza si chiamava “agorà”. Ed a Giardini Naxos questa “piazza” comincia a svuotarsi, visto che dall’aggregazione civica “Agorà 2015”, attestatasi terza alle elezioni amministrative della scorsa primavera, hanno preso le distanze tredici suoi esponenti, con in testa Giovanni Bucolo, che di tale movimento è stato uno degli elementi di spicco, se non il “leader storico”.
Insieme a quest’ultimo, ad “abbandonare la nave”, ossia la trireme greca che campeggia sul simbolo elettorale di Agorà 2015, sono stati Salvatore Coniglio, Claudia Garufi, Chiara Carmeni, Luisa Ruffo, Franco Lamberto, Loredana Licciardello, Carmelo Anselmi, Roberta Di Carlo, Giuseppe Crimi, Antonio Coniglio, Giovanna Lucanto e Cettina Galeano.
Le motivazioni di queste improvvise dimissioni di gruppo sono spiegate in un comunicato, che i tredici “ammutinati” hanno diramato nelle scorse ore.
«Abbiamo condiviso con entusiasmo e passione il cammino della lista civica Agorà 2015 – scrivono Bucolo & Co. -, un progetto politico che si ispirava alle origini elleniche di Giardini Naxos per riportare ai giorni nostri i principi di democrazia e libertà, che furono il baluardo della prima colonia greca di Sicilia.
«Chi sottoscrive questo comunicato ha partecipato attivamente alla costruzione dell’identità del gruppo Agorà, curandone molteplici aspetti che vanno dalla comunicazione all’ideazione dei “coffee break”, rivelatisi interessanti e proficui momenti di confronto, di dialogo e di formazione delle giovani leve politiche.
«E conserviamo splendidi ricordi di una campagna elettorale condotta in modo originale e creativo, che ha tenuto conto di tutti i moderni strumenti di comunicazione e che ci ha consegnato un onorevole terzo posto sulle sei liste civiche in competizione.
«Molti di noi, pertanto, ritenevano che il collettivo di Agorà avrebbe dovuto continuare la propria azione politica e di rivoluzione culturale dedicandosi principalmente alla formazione ed alla emancipazione dei propri giovani sostenitori. Abbiamo, dunque, immaginato un Direttivo costituito da volti nuovi della politica giardinese, ma questa nostra richiesta è stata disattesa, costringendoci, insieme ad altre argomentazioni di natura politica, ad abbandonare, con grande rammarico, la lista civica.
«Ci teniamo a precisare che con ciò non intendiamo lasciare l’“idea Agorà”, ma bensì tornare ai principi fondanti di questa esaltante esperienza, che si originano dal Progetto “Naxos 734”, presentato esattamente un anno fa dal movimento artistico e culturale “Sicilia Anno Zero” nell’intento di far riaffezionare i giardinesi al loro paese affinché esso possa tornare protagonista del proprio futuro ed essere governato dall’eccellenza dei suoi abitanti, ossia quei cittadini responsabili, onesti, emancipati, efficaci e creativi. Riprendiamo, quindi, il nostro cammino politico da dove era iniziato, sempre con lo stesso entusiasmo e la stessa voglia di fare per la nostra amata città.
«In ogni caso, anche con percorsi politici separati, confidiamo nella continuità del percorso umano di amicizia instaurato in questi mesi con tutti i membri ed i sostenitori di Agorà 2015».
Con la fuoriuscita dei tredici dissidenti, adesso gli iscritti ad Agorà 2015 sono esattamente cinquanta. Nelle settimane scorse avevano avuto luogo le operazioni di tesseramento, cui ha fatto seguito l’indizione di un’assemblea che avrebbe dovuto eleggere il Consiglio Direttivo del movimento. A tutt’oggi, però, tale organismo non è ancora venuto alla luce in quanto, come del resto si evince chiaramente anche dal comunicato dei dimissionari, sarebbero affiorate divergenze di vedute tra coloro (Bucolo & Co.) che il Direttivo lo vorrebbero composto esclusivamente da nuove leve, coloro che propendono per un Direttivo che coniughi l’entusiasmo giovanile con l’esperienza di politici navigati, e coloro (probabilmente la maggioranza) che vorrebbero prendere a modello il sistema organizzativo “fluido ed aperto” dei Cinquestelle, in cui non si prevedono gruppi dirigenti, bensì un portavoce che cambia periodicamente, in maniera tale da evitare il più possibile protagonismi ed accentramenti di potere.
Rodolfo Amodeo
FOTO: da sinistra Salvatore Coniglio, Claudia Garufi e Giovanni Bucolo, dimessisi da Agorà 2015 insieme ad altri dieci esponenti del movimento politico