Come anticipato, stamane, su delega della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, la Squadra Mobile di Catania, ha dato esecuzione ad ordinanza applicativa di misure cautelari, e nei confronti di 5 persone, traendo in arresto, Giuseppe Saitta (cl. 1968), inteso “bimbo ”, pregiudicato; Gianni Greco (cl. 1983), pregiudicato, già detenuto per altra causa; Luciano Testa (cl. 1980), pregiudicato, già detenuto per altra causa; Guido Acciarito (cl. 1980), pregiudicato, già detenuto per altra causa Antonio Testa (cl.1972), pregiudicato, già agli arresti domiciliari per altra causa, ritenuti responsabili di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti nonché detenzione e spaccio delle medesime, con l’aggravante di essere l’associazione armata.
La misura cautelare accoglie gli esiti di un’attività d’indagine di tipo tecnico, coordinata dalla Procura Distrettuale della Repubblica, condotta dalla Squadra Mobile – Sezione Antidroga – nell’arco temporale settembre-novembre 2011, dalla quale è emersa l’esistenza di un’associazione criminale dedita al traffico di cocaina e marijuana, diretta ed organizzata da Giuseppe Saitta e suddivisa in due gruppi.
Il primo gruppo, operativo nei quartieri della zona nord di Catania ed in territorio dei comuni di Misterbianco e Paternò, nonché in territorio di Augusta (SR), risultava capeggiato da Guido Acciarito, mentre il secondo gruppo, guidato da Gianni Greco e Luciano Testa, gestiva l’attività di spaccio sino alle note località messinesi di Taormina e Giardini Naxos.
Le attività tecniche di intercettazione hanno consentito di appurare come i due gruppi operassero congiuntamente nella fase dell’acquisto dello stupefacente rivolgendosi entrambi a Antonio Testa, mentre la successiva fase di spaccio di stupefacente sul territorio avveniva in maniera disgiunta, con una ripartizione delle zone di competenza, per poi far confluire i proventi dell’illecita attività in una medesima “cassa comune”.
L’indagine in argomento rappresenta la testimonianza tangibile di come la criminalità organizzata locale, nel settore degli stupefacenti, realizzi della vere e proprie joint venture che prescindono dalla cosca di appartenenza. Invero, gli odierni indagati risultano appartenere a distinte organizzazioni criminali, segnatamente: Saitta è ritenuto affiliato alla cosca Pillera – Puntina