Vittoria storica per il Giarre in un “Celeste” di Messina da sempre stregato per i colori gialloblù. Il club di via Olimpia ha infatti finalmente sfatato il tabù di un impianto che ha quasi sempre riservato bocconi amari al Giarre. Imponendosi per 2-4 sul Forza Calcio Messina, la compagine di Mancuso ha dunque spezzato un sortilegio che appariva inattaccabile. Proprio al “Celeste”, il Giarre, con Mancuso in campo, perdette un derby di C1 contro il Messina per 1-0.

Nella stagione 1995/1996, in occasione della quale il Giarre si ritrovò impegnato nella lotta per lasciare l’Eccellenza e conquistare la serie D, i gialloblù furono invece sconfitti per 2-1 dalla Peloro in quello che fu uno scontro diretto per la promozione. I giallorossi successivamente piegarono il Vittoria nello spareggio, guadagnandosi l’accesso alla serie D per poi trasformarsi in quel Messina che approdò in serie B, prima del passaggio di consegne tra il presidente Aliotta e Franza. Oggi la geografia calcistica in materia di confronti tra squadre isolane è cambiata.

Il Giarre ha infatti affrontato la seconda squadra di Messina. Tuttavia, ciò non ha scalfito il fascino del successo ottenuto. La differenza di valori tecnici tra il collettivo di Gambadoro ed il club di Di Martino è emerso sin da subito, per poi essere suffragato dalle reti messe a segno dalla formazione ospite. A mettere il sigillo sulla gara, è stato il neo entrato Alessio Russo su assist di Nirelli, a sua volta imbeccato da un suggerimento di Leotta. Il passaggio di quest’ultimo aveva infatti innescato lo scatto in profondità del giovane attaccante. Il portiere Fazio ha provato a sventare la minaccia spazzando, ma il suo rinvio è andato a urtare contro il corpo di Alessio Russo. Conseguentemente, il pallone ha assunto una traiettoria a palombella insaccandosi in rete. La sfida con i giallorossi è stata inoltre scandita dalle reti dei due maggiori goleador gialloblù. Per l’appunto, il centrocampista Rosario Patti, siglando il goal del raddoppio, si è portato a quota 4 reti in campionato, mentre il bomber Daniel Aleo, con la rete dell’1-3, ha raggiunto quota 5 goal.

Per la sfida contro i giallorossi peloritani, Mancuso ha schierato il consueto 4-4-2 o 4-4-1-1 qualsivoglia. Riccardo Trovato tra i pali, Curcuruto terzino destro, Patanè terzino sinistro, Cordima e Mastronardi nel cuore della difesa, Patti e Monte in mezzo al campo, Salvo Trovato ala destra, Leotta ala sinistra e Nirelli a supporto del bomber Aleo. Al 4-4-1-1 di mister Mancuso, il duo Gambadoro-De Domenico ha replicato con un 4-4-2. D’Urso terzino sinistro, Manzella terzino destro, Sofia e Alibrandi nel cuore della difesa, Arena e Broccio a centrocampo, Giove ala destra, Parachì ala sinistra e Buscema in avanti con Platania.

Dopo due minuti dall’inizio della partita, Una conclusione da fuori area del giallorosso Parachì si è spenta a lato. Successivamente, il giallorosso Giove ha provato a sorprendere il portiere Trovato con un tiro liftato che però è terminato fuori. Il Giarre allora ha risposto con Salvo Trovato, il quale ha sparato a ridosso del vertice dell’area ma il suo tiro si è spento alto sopra la traversa. Al 18’ del primo tempo però è maturato il goal del vantaggio per il Giarre. Nirelli ha confezionato un prezioso suggerimento in profondità per Aleo, il quale ha soffiato il pallone a Sofia, impegnato in un improbabile colpo di testa, per poi fiondarsi verso l’area di rigore. Manzella allora lo ha contrastato con il corpo e l’arbitro non ha avuto esitazioni assegnando il penalty ai gialloblù.

Ad incaricarsi della battuta è stato Salvo Trovato, il quale ha trafitto un Fazio incapace di trattenere la sfera. Al 30’ del primo tempo, su azione imbastita dall’esterno giallorosso Parachì, il difensore gialloblù Cordima è riuscito a sventare la minaccia intercettando l’assist nel cuore della propria area. Intanto Nirelli e Curcuruto fraseggiavano lungo la corsia di destra. Curcuruto era anche riuscito con un cross a mettere nel cuore dell’area avversaria un interessante pallone, sul quale la difesa locale ha messo una pezza. Al 40’ del primo tempo invece, un caparbio Aleo ha approfittato di un’esitazione di Broccio per involarsi verso l’area e tentare la via del goal, ma gli avversari sono rientrati murando il suo tiro. Successivamente, il portiere Fazio ha intercettato un traversone dalla sinistra di Patanè soffiando la sfera a Salvo Trovato, pronto ad avventarsi di testa. In seguito, un cross dalla destra di Salvo Trovato ha raggiunto il cuore dell’area. Un Nirelli sempre attivo in fase di rifinitura del gioco, ha lasciato la sfera ad Aleo, la cui rovesciata è stata respinta dal portiere. Al 46’ del primo tempo, è arrivato il goal del raddoppio. Salvo Trovato ha battuto un corner che ha raggiunto il centrocampista gialloblù Patti. Quest’ultimo ha sovrastato gli avversari distinguendosi per una brillante elevazione. Incocciando la sfera di testa, ha spedito il pallone alle spalle di Fazio.

Chiusasi la prima frazione di gioco sullo 0-2 in favore del Giarre, nella ripresa, il copione non è cambiato con il Giarre alla ricerca di un altro goal. Al 1’ del secondo tempo, Leotta ha lanciato in verticale Aleo ma quest’ultimo non è arrivato sulla sfera. Successivamente, una sgroppata di Nirelli ha messo in difficoltà i peloritani sul loro fianco destro. Al 10’ del secondo tempo, il terzino Manzella ha trovato la rete dell’1-2 su sfortunata deviazione di Mastronardi. La deviazione di Mastronardi, il quale però è stato un insuperabile baluardo difensivo per tutta la partita, ha reso beffarda la parabola del tiro che ha scavalcato Trovato. Nel frattempo Vecchio ha sostituito Monte, e Salvo Trovato si è posizionato nel cuore del centrocampo.

Poi, il Giarre ha siglato la rete dell’1-3. Un lancio di Patti ben calibrato ha pescato il bomber Daniel Aleo, che di testa ha superato il portiere giallorosso Fazio. Al 23’ del secondo tempo, Aleo ha confezionato un assist per Leotta, il quale ha restituito la sfera ad Aleo invece di tirare, ma l’azione è sfumata. In seguito, il centrocampista Compagno ha rilevato Salvo Trovato. Poi i giallorossi si sono riversati in avanti. Dopo uno splendido intervento in tuffo del portiere gialloblù Salvo Trovato su conclusione di Buscema, lo stesso Buscema, sugli sviluppi di una palla inattiva, ha trovato l’angolino basso con una precisa ed imprendibile staffilata. Al 32’ del secondo tempo Aleo ha sparato dalla linea di fondo campo ma Fazio si è superato deviando la sventola del bomber gialloblù. Successivamente, Aleo ha confezionato un assist per Leotta. Quest’ultimo ha tirato ad incrociare ma la sfera è uscita di un soffio. In seguito, Aleo, sul filo del fuorigioco, ha puntato dritto verso l’area di rigore, ma dopo aver saltato il portiere, un avversario è intervenuto soffiandogli la sfera. A quel punto, mister Mancuso ha sostituito Daniel Aleo con Alessio Russo.

Nel secondo minuto di recupero è arrivato il sigillo che ha chiuso definitivamente i conti. Cordima ha avviato un’azione, che Leotta e Nirelli hanno rifinito. L’assist di Nirelli ha lanciato il neo entrato Alessio Russo. Il portiere, uscito immediatamente dai pali, ha rinviato sparando addosso ad Alessio Russo. Pertanto il pallone si è alzato a palombella insaccandosi alle spalle di Fazio. Il 2-4 ha suggellato la vittoria di un Giarre che ha costruito diverse occasioni nell’arco della gara. Un orgoglioso Fc Messina è riuscito a rimanere in partita fino alla fulminea ripartenza avviata da Cordima e conclusa in maniera rocambolesca da Alessio Russo.

Soddisfatto il presidente gialloblù Giovanni Di Martino: “La squadra oggi ha legittimato il successo inanellando diverse palle-goal. Credo che avremmo potuto archiviare prima la pratica ma sia io che il direttore dell’area tecnica Pasquale Sanseverino siamo soddisfatti per la grande prova di carattere offerta”. Con il successo ottenuto, il Giarre si è portato a quota 17 punti. Sono pertanto 9 i punti di vantaggio sull’FC Messina e 2 quelli sullo Sporting Viagrande, fermato sull’1-1 dalla San Pio X. Sabato contro l’Orlandina, i gialloblù, tra le proprie mura, avranno l’occasione per rimpinguare ulteriormente il loro bottino.

Umberto Trovato