Spiega il professor Sergio Trefiletti: «Siamo partiti con la costruzione della scacchiera utilizzando un grande telo per usi agricoli di colore nero e poi, dopo averlo squadrato, lo si è diviso in 64 caselle di 50 per 50 cm. La metà di questi quadrati sono stati ricoperti da nastro adesivo bianco ed ecco fatta la scacchiera gigante calpestabile con le regolari caselle bianche e nere alternate. Mancavano solo i pezzi, ma a questo hanno provveduto i bambini della Primaria trasformandosi in regine, re, alfieri, cavalli, torri e pedoni rigorosamente vestiti di bianco o di nero, in tutto 32 “pezzi” viventi e in costume».
Il 19 novembre scorso si è tenuta la manifestazione finale nel cortile della scuola, alla presenza della dirigente scolastica, Cettina
La dirigente Cettina Maccarone assicura: «Il laboratorio di scacchi proseguirà nei prossimi anni, a questo scopo il nostro plesso si è dotato di una grande scacchiera a muro magnetica a scopo didattico e di 20 scacchiere da tavolo e pezzi di plastica, ma abbiamo a
Il gioco degli scacchi è stato internazionalmente riconosciuto essere molto utile per sviluppare le abilità logiche e la risoluzione dei problemi, oltre al controllo della emotività e la esercitazione alla memorizzazione e al ragionamento prolungato. Recentemente anche il Miur ha inserito questo gioco nelle attività scolastiche, consigliato sotto forma di laboratorio, «e noi – sottolinea il professore Trefiletti siamo pronti a diventar “matti” con gli scacchi che sono un gioco antichissimo e complicatissimo con cui si fa finta di combattere una guerra stando pacificamente seduti, rispettando le regole e all’occorrenza imparando a saper perdere».
Mario Pafumi