Nella delicata trattativa con l’Enel per la dismissione dell’onerosa azienda elettrica comunale, l’ex assessore Mario Riso raccomanda al sindaco Lino Monea di far valere, sia per il passato che per il futuro, il diritto della municipalità a poter beneficiare di un determinato quantitativo gratuito di energia, pena una chiamata in causa per “incauta cessione”
Com’era prevedibile, nella cittadina dell’Alcantara ha innescato un vivace dibattito la spinosa questione recentemente sollevata dall’ex assessore francavillese ai Servizi Idroelettrici Mario Riso (nella foto) e di cui ci siamo occupati in un nostro servizio giornalistico di mercoledì scorso.
Il politico ed insegnante in pensione ha, in pratica, appurato che il Comune di Francavilla di Sicilia versa all’Enel circa centomila euro l’anno in più del dovuto (cifra, comunque, da verificare sulla base delle normative vigenti in materia e dei sempre mutevoli tariffari) in quanto avrebbe inspiegabilmente rinunciato ad un diritto che gli consentiva di beneficiare ogni mese di 37.560 chilowattora gratuiti di energia elettrica a titolo di compensazione per lo sfruttamento del fiume Alcantara (siamo in presenza di energia idroelettrica, ossia prodotta dallo scorrere del corso d’acqua, ndr) e per l’utilizzo della piccola centrale di contrada Ciappa.
Come riferivamo nel nostro articolo di qualche giorno fa, Mario Riso ha preso, quindi, carta e penna ed ha inviato agli attuali amministratori comunali un accorato appello affinché, attraverso le dovute ricerche, si possa risalire all’anno esatto in cui si è “scioccamente” rinunciato a tale beneficio, per poi chiedere all’Enel la restituzione delle somme da essa indebitamente incassate da allora ad oggi.
E, proprio in questi giorni, in tale “querelle” si è innestata la recente dichiarazione del sindaco di Francavilla, Lino Monea, il quale ha testualmente annunciato che «è in via di definizione la trattativa con l’Enel per la cessione, alle giuste condizioni, della gestione delle utenze private». Questo perché Francavilla di Sicilia è, da oltre un secolo, uno dei pochi Comuni d’Italia a gestire in proprio il servizio elettrico attraverso un’apposita azienda municipale, che ormai da anni annaspa in serie difficoltà, determinate principalmente dalle nuove rigorosissime normative che disciplinano il settore energetico e dall’oggi più che mai “ingrato compito” di riscuotere quanto dovuto dai cittadini utenti, molti dei quali in stato di morosità. L’attuale primo cittadino, pertanto, è giustamente intenzionato a dismettere, sia pur in parte, l’ormai pressoché ingestibile azienda elettrica comunale, cedendo all’Enel le utenze private e riservandosi solo la competenza per gli edifici e gli impianti pubblici.
Ma, a tal riguardo, nelle appena trascorse ore l’ex assessore Riso ha diramato una nota nella quale esorta a non perdere di vista, anche nell’ambito della delicata trattativa intrapresa dal sindaco Monea, la questione da lui sollevata, ossia la rivendicazione di questo “atavico” diritto ad una quota di energia elettrica.
«Anche in questa fase di negoziazione per la dismissione del nostro servizio di energia elettrica – scrive Mario Riso – bisogna tener conto del beneficio della concessione gratuita dei 37.560 Kwh mensili, chiedendo che vengano restituite al Comune di Francavilla le relative somme “erroneamente” versate all’Enel in tutti questi anni ed, in più, che anche dopo la cessione tale diritto lo si continui a garantire in modo permanente a fronte (come da convenzione a suo tempo stipulata dai nostri avi) dell’utilizzo dell’antica centrale di contrada Ciappa e delle acque del fiume Alcantara, necessarie al funzionamento di quest’ultima. Diversamente, chi avrà condotto per conto della nostra municipalità le trattative con l’Enel potrebbe essere chiamato personalmente in causa per “incauta cessione” di un bene appartenente alla comunità francavillese sin dal lontano 1921».
Intanto, dando una sbirciata ai social-network, ci siamo accorti che il caso sollevato a Francavilla da Mario Riso ha fatto discutere pure i cittadini del limitrofo Comune di Castiglione di Sicilia, anch’esso titolare di una delle ormai “rare” aziende elettriche comunali, che però, come ha personalmente appurato l’ex assessore francavillese, continua “intelligentemente” a beneficiare dello “sconto” dell’Enel. Parecchi castiglionesi, infatti, hanno mostrato apprezzamento per i loro “illuminati” amministratori comunali, mentre qualcuno ha postato su Facebook che, malgrado la fornitura gratuita di energia elettrica, nel Comune etneo le bollette della luce continuano ad essere piuttosto “salate”.
Rodolfo Amodeo