Cari Sindaci, state buoni se potete

Sarà il defatigante impegno profuso nell’esercizio dell’attività amministrativa o, forse, la deprimente crisi finanziaria in cui si dibattono i Comuni da essi guidati, sta di fatto che, in qualità di operatori dell’informazione, ci capita a volte di imbatterci in sindaci facilmente “irritabili”. Di quelli, tanto per rendere l’idea, che non tollerano che si scriva che, durante il loro mandato, un concittadino avverte un… mal di pancia, perché, sotto il loro “sapiente ed illuminato imperio”, tutto deve per forza andare bene.

Così, ieri mattina, controllando la posta elettronica della nostra redazione ci è capitato di imbatterci nella “inquietante” e-mail di un sindaco di un paese della provincia di Messina (che non ci sembra importante citare), nella quale ci si intimava con toni perentori di «prontamente rettificare la vostra comunicazione riguardante un falso ed inesistente provvedimento di commissariamento del Comune di…, in quanto il Bilancio di Previsione è stato regolarmente approvato dalla Giunta Comunale circa due mesi fa, e lo stesso Bilancio è stato approvato (con voti favorevoli 10 e contrari 2) il 2 dicembre scorso, con un avanzo di gestione di euro 460.000».

Per quanto ci riguarda, ci complimentiamo con questo sindaco che ha chiuso il Bilancio del suo Comune con un avanzo finanziario, ma nello stesso tempo ci permettiamo di impartirgli qualche modesta “lezione”, oltre che di Giornalismo, anche di Diritto Pubblico, Amministrativo e degli Enti Locali.

Da professionisti dell’informazione, infatti, il 24 novembre scorso (data della pubblicazione dell’articolo “incriminato”) abbiamo preso atto di un decreto della Regione Siciliana (n. 302/Serv. 3/2015 dell’Assessorato Autonomie Locali e Funzione Pubblica) emanato qualche giorno prima (il 20 novembre) che commissariava 69 Comuni della provincia di Messina, tra i quali era citato (con tanto di nome e cognome del relativo commissario) anche quello retto dal sindaco che ci ha inviato le sue rimostranze (clicca e leggi il decretoD.A. 302 Serv.3 Nomina Commissari ad acta presso i Comuni).

Questo sindaco, pertanto, non venga a lamentarsi con noi, bensì – semmai – con chi redige e stampa l’autorevolissima Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana (G.U.R.S.) da cui abbiamo attinto tale notizia: forse si sarà trattato di un… refuso.

Riteniamo, comunque, che anche i redattori della G.U.R.S. siano nel giusto, visto che, come lo stesso sindaco in questione ci precisa nella mail inviataci, il Bilancio del suo Comune è stato definitivamente approvato solo lo scorso 2 dicembre, ossia dodici giorni dopo il commissariamento “in massa” decretato dalla Regione Siciliana: stando alle norme di legge, infatti, alle istituzioni palermitane non è importato che «il Bilancio di Previsione è stato regolarmente approvato dalla Giunta circa due mesi fa» (così come ci ha testualmente scritto questo primo cittadino), in quanto l’intera procedura la si doveva completare, con il definitivo “placet” dell’organo consiliare, prima dell’emanazione del decreto di commissariamento.

Volenti o nolenti, pertanto, anche la municipalità di questo sindaco “protestatario” è stata commissariata. E poiché le spese per i commissariamenti sono a carico dei Comuni, non sarà certo mancato all’abilità del relativo primo cittadino (tra l’approvazione della Giunta e quella del Consiglio…), di “offrire” al funzionario, venuto da Palermo, solo un pranzo piuttosto che un soggiorno di una settimana in qualche locale B&B. Come può anche darsi che questo commissario non sia mai arrivato. Ma, in ogni caso, il Comune di cui trattasi uno ce l’ha avuto assegnato, così come si legge a chiare lettere nel sopra citato decreto regionale che, sino a prova contraria, costituisce una fonte normativa ufficiale e non una “voce di corridoio”.

Ci si perdoni per questa “lezione” di Diritto Amministrativo e degli Enti Locali che ci siamo permessi di impartire, ma i giornalisti siamo purtroppo avvezzi a ricevere “lezioni” da certi politici, che ci dicono che l’articolo avremmo dovuto scriverlo in un modo piuttosto che in un altro (un po’ come quando ci sono i Mondiali di Calcio e qualsivoglia essere vivente si sente in grado di suggerire al commissario tecnico della Nazionale la “formazione ideale”): stavolta, invece, abbiam voluto essere noi a fornire qualche “utile insegnamento” ai politici.

Ringraziamo, in ogni caso, questo “ipersensibile” sindaco di un Comune messinese dei Nebrodi, la cui “reazione” dimostra che questa nostra testata giornalista online riesce a travalicare i confini del territorio di cui prevalentemente si occupa.

E questo sindaco deve anche godere di un’ottima “vista”, essendosi accorto che tra i 69 Comuni messinesi commissariati, da noi elencati nell’articolo del 24 novembre scorso, c’era pure il suo. I suoi concittadini ne siano fieri!

Rodolfo Amodeo