Ennesima interessante esperienza didattica sul territorio per gli alunni dell’Istituto di Istruzione Superiore ad indirizzo Alberghiero “Enrico Medi” di Randazzo (diretto dalla preside Franca Miano), ed esattamente per quelli delle seconde classi (sezioni C e D), i quali stamattina, guidati dagli insegnanti Alfio Cantarella e Patrizia Vinciguerra, hanno visitato una realtà imprenditoriale d’eccellenza, ossia il frantoio oleario “Morabito” di Francavilla di Sicilia.
Trattasi di un’azienda fondata nel 1980 dal signor Salvatore Morabito, il quale vantava già una lunga esperienza nel settore avendo prestato servizio, sin dal lontano 1950, in importanti oleifici del comprensorio.
L’oggi attempato imprenditore ha calorosamente accolto la scolaresca insieme alla moglie ed ai suoi più stretti collaboratori, ossia i figli Rosario, Rosangela e Marisa che, ormai da diversi anni, sapientemente gestiscono il grande impianto creato dal papà in Via Cappuccini.
Gli studenti del “Medi” hanno, quindi, assistito “in diretta” al suggestivo processo di trasformazione delle olive in olio extravergine, il prezioso condimento, ricco di proprietà salutistiche, che in quest’annata 2015 si sta rivelando di eccelsa qualità.
Ad illustrare ai ragazzi le varie fasi del processo di molitura ha provveduto il loro insegnante di “Sala Bar” (nonché dirigente dell’Associazione Maîtres Italiani di Ristoranti ed Alberghi “A.M.I.R.A.”) Alfio Cantarella, il quale ha, tra l’altro, evidenziato agli alunni la tecnologia d’avanguardia di cui si è dotato il frantoio della famiglia Morabito, da sempre attenta alle innovazioni del settore, soprattutto per quanto concerne la dotazione di impianti (separatori, lavatrici di olive, denocciolatori, decanter, ecc.) in grado di garantire igienicità e purezza massime al prodotto finale. Nell’oleificio francavillese, dunque, le vecchie ed ingombranti “sporte” e “presse” sono, ormai da tempo, solo un lontano ricordo perché sostituite dai nuovi ritrovati, che i Morabito non si fanno mai mancare aggiornando ed incrementando di anno in anno il loro sofisticatissimo impianto, cui non a caso si affida il fior fiore degli olivicoltori di tutta la Valle dell’Alcantara, e non solo.
La visita al frantoio si è festosamente conclusa con un prelibatissimo buffet, preparato dalla generosa famiglia Morabito in onore dei giovani ospiti, a base di fragrantissimo pane condito accompagnato da olive da tavola, sottaceti e conserve varie. Eloquente, al riguardo, il commento della professoressa Vinciguerra, docente d’Inglese che ha affiancato il collega Cantarella nella visita d’istruzione al frantoio di Francavilla, la quale, al termine della graditissima degustazione, ha dovuto ammettere che «chi, come me, risiede in una grande città (Catania, ndr), difficilmente ha la possibilità di assaporare cibi veramente genuini ed al contempo gustosi come questi, che voi, invece, avete la fortuna di ritrovarvi dietro l’angolo e di preparare personalmente».
Una volta lasciato l’oleificio Morabito, gli insegnanti Cantarella e Vinciguerra hanno pensato bene di approfittarne per portare i loro alunni nel vicinissimo Convento dei Frati Cappuccini, che hanno raggiunto a piedi costeggiando l’attiguo cimitero. Lì, una disponibilissima e preparata guida del posto ha condotto la scolaresca nei vari ambienti di cui si compone il cinquecentesco edificio sacro francavillese, ricco di artistiche sculture lignee finemente intarsiate, testimonianze di vita francescana e cimeli dell’antica civiltà artigiana e contadina. Tra questi ultimi, anche gli utensili esposti nella vecchia cucina utilizzata dai monaci lì stanziati nei secoli scorsi e che hanno parecchio incuriosito i giovani visitatori, professionisti della ristorazione di domani, ma che hanno così avuto il privilegio, in una sorta di “viaggio nel passato”, di venire a contatto pure con i “fornelli” del tempo che fu.
Rodolfo Amodeo