La fisioterapista Mariagrazia Granato, alla guida dal febbraio 2014 del civico consesso del Comune dell’Alcantara, aveva comunque già dimezzato sin dal suo insediamento l’emolumento mensile spettantele
Oltre al sindaco Claudio Bartucciotto ed agli assessori Giuseppina Grillo, Gaetano Currò e Michele Oliveri, a Motta Camastra anche il presidente del Consiglio Comunale, Mariagrazia Granato, ha rinunciato all’indennità di carica relativa al corrente mese di dicembre per destinare il relativo importo a servizi di pubblica utilità in favore della comunità locale. Lo ha ufficialmente fatto nel corso della seduta consiliare svoltasi ieri sera.
La dottoressa Granato (nel riquadro sulla foto del municipio di Motta Camastra), che è una giovane e già affermata fisioterapista, in realtà è dal suo insediamento alla guida dell’organo consiliare mottese (ossia dal febbraio 2014) che ha deciso di devolvere metà del suo emolumento alle esigenze del bilancio comunale; dei circa 600 euro che le spetterebbero mensilmente, dunque, sino ad oggi ne ha percepito solo 242.
Ed anche gli altri undici consiglieri comunali del piccolo centro hanno rinunciato agli ancora più modesti gettoni di presenza.
Nella Valle dell’Alcantara, pertanto, aumentano sempre più gli amministratori locali che pongono in essere questi lodevoli atti di altruismo nei confronti delle rispettive collettività. In gioco non ci sono certo cifre esorbitanti (bene che vada poche migliaia di euro se a rinunciare sono il sindaco, gli assessori ed il presidente del Consiglio), ma in tempi in cui gli asfittici bilanci comunali spesso non consentono nemmeno di poter sostituire una lampadina fulminata della pubblica illuminazione o di poter venire incontro, almeno una tantum, a qualche famiglia economicamente disagiata, si tratta sicuramente di gesti aventi una loro utilità sociale e, come tali, da prendere a modello.
Rodolfo Amodeo