Chi non ricorda la mitica serie anni ’80 SuperCar? Una serie che ha allietato le serate d’intere generazioni, con protagonista la mitica Knight Rider, il bolide con Kitt, l’intelligenza artificiale che insieme al suo agguerritissimo pilota Micheal Knight combatteva i cattivi per riportare giustizia e bene ovunque.
Beh, oggi Kitt sfreccia in Brianza. Eh sì, è proprio così: Mario Ravasi, di una cittadina chiamata Bellusco, in provincia proprio di Monza Brianza, da piccolo guardava SuperCar mentre da grande… l’ha realizzata!
Questo ingegnere italiano, che a 17 anni smontava in garage l’auto del padre e che si è poi laureato in ingegneria elettronica con indirizzo informatico, ha progettato un software in grado di parlare esattamente come Kitt e ha addirittura contattato il doppiatore della serie televisiva SuperCar per farsi registrare alcune frasi, che appaiono così perfettamente identiche a quelle delle mitica Pontiac Firebird.
E su che auto poteva installare questo software, se non proprio su una Pontiac Firebird Trans Am? Ravasi ha trovato un’auto proprio identica a quella della fortunata serie tv. Trovare il modello guidato da Micheal Knight non è troppo difficile visto che ci sono numerosi modelli di Pontiac Firebird disponibili su portali come Autoscout24.it.
Lo splendido bolide che parla e risponde è gelosamente custodito da Ravasi in un concessionario a Monza, protetto da ben cinque sistemi differenti di allarme, tutti progettati sempre dall’ingegnere italiano: la noleggia, la affitta, per feste, eventi o soprese da fare a fidanzati o mariti amanti della celebre serie televisiva SuperCar.
Ma quel che è ancora più entusiasmante è che Ravasi, con la sua Pontiac Firebird parlante tutta italiana, è sbarcato anche in America. Lì queste auto sono ancora molto numerose e un rivenditore del Kentucky sta facendo a Ravasi da distributore, aiutandolo a vendere il software negli Usa, dove sta già riscuotendo un discreto successo.
Il software di Ravasi riproduce le tracce audio della mitica Kitt in ben cinque lingue ed ha anche qualcosa in più rispetto all’auto guidata da Micheal Knight: il touchscreen, che negli anni ’80 non era ancora nemmeno nella più lontana immaginazione degli sceneggiatori.
Anche Google ha brevettato un sistema simile a quello di Ravasi: la società di Mountain View è infatti da tempo impegnata su un sistema di ultimissima generazione che permetterà alla futuristica auto senza guidatore, di comunicare e manifestare segnali vocali in sostituzione delle classiche frecce, fari, abbaglianti e tutti quei dispositivi che permettono alle auto tradizionali di farsi comprendere.
Google Car – cioè la nuova auto parlante senza guidatore – è un progetto su cui Google sta investendo moltissime risorse economiche e su cui punta concretamente nel prossimo futuro: resta solo da scegliere un ottimo designer in grado di conferire alla nuova auto una forma estetica accattivante e piacevole.