VIDEO: L’INTERVENTO DEL VESCOVO
Opere concrete per i poveri, niente discorsi di circostanza. Il vescovo di Acireale Antonino Raspanti, con la concretezza che lo caratterizza e sulla scia dell’insegnamento di Papa Francesco, in occasione dell’incontro con la stampa per lo scambio degli auguri di Natale, ha parlato delle nuove opere di solidarietà che la diocesi di Acireale ha realizzato o realizzerà in questo anno giubilare. «Mostrami la tua fede senza le opere, ed io con le mie opere ti mostrerò la mia fede», avrebbe detto San Giacomo.
Si comincia il 30 dicembre e il 4 gennaio: nel centro San Camillo di Acireale si terrà un’asta di beneficenza con oggetti di proprietà del vescovo, alcuni dei quali di valore. A questi si sono aggiunti anche oggetti di privati. Il ricavato rimarrà alla mensa per i poveri di San Camillo.
Originale l’iniziativa della società San Vincenzo dei Paoli che ha trovato un accordo con un servizio di onoranze funebri; grazie a questo accordo le famiglie che si rivolgeranno a questo servizio per un funerale potranno risparmiare 600 euro. E si sa quanto siano costosi i funerali. Oltre al risparmio per gli utenti, alla San Vincenzo resta pure un’offerta per le proprie opere solidali.
Si attende poi la disponibilità di altre stanze nel convento domenicano di San Rocco ad Acireale per realizzarvi un ulteriore servizio docce per i senza dimora, in aggiunta a quello del centro San Camillo. La Caritas diocesana, inoltre, vi realizzerà anche un servizio di lavaggio vestiti per i poveri e acquisterà l’apposito macchinario.
La Caritas diocesana ha dato un’offerta di 5000 mila euro a un sacerdote missionario acese per l’acquisto nella diocesi di Bangui, in Africa, di un terreno ove realizzare un centro di formazione per avviare la gioventù al lavoro agricolo. Si tratta della diocesi in cui il Papa ha aperto la porta santa. Il sacerdote si chiama Giovanni Cosentino.
E poi il progetto diocesano più importante definito dallo stesso Vescovo Raspanti “anticrisi”: quasi 100mila euro di ticket alimentari saranno distribuiti nei prossimi mesi nella Diocesi grazie a un fondi di 50mila euro concesso dalla Regione Siciliana cui sono stati aggiunti altri 50mila euro da parte di Caritas italiana e diocesana.
Maria Gabriella Leonardi