Un vino veramente da… favola: è quello prodotto dai rigogliosi e rinomati vigneti etnei, celebrato in maniera alquanto originale nei giorni scorsi attraverso il singolare abbinamento tra la prelibata bevanda ed il leggendario racconto, tramandato dallo storico e scrittore del 1500 Filoteo degli Omodei, della storia d’amore tra il Delfino di Francia e la bella Angelina, figlia del feudatario di Castiglione di Sicilia Ruggero di Lauria.
L’evento in questione, ideato dalla giovane associazione di Linguaglossa “Cultura Aetnae” e denominato “Calici di Favole”, si è svolto a Castiglione di Sicilia proprio nel luogo della medievale “love story” tra la nobile locale ed il potente erede al trono francese, ossia presso il Castello Lauria, dove oggi ha sede l’Enoteca Regionale per la Sicilia Orientale, i cui dirigenti hanno entusiasticamente sposato l’iniziativa del sodalizio guidato dal presidente Andrea Giuseppe Cerra.
Così, il noto “cantastorie del terzo millennio” Luigi Di Pino, imbracciando la sua chitarra, ha raccontato in musica e voce la romantica vicenda di Angelina, i cui protagonisti, a loro volta, sono stati identificati con i vari tipi di vini dell’Etna: il castellano Ruggero di Lauria con il Rosso Doc, il Delfino di Francia con il Rosso Igt (in particolare con il Pinot ed il Syrah con riferimento ai Paesi d’Oltralpe), Angelina con il Bianco Doc e la fida ancella Franca (dalla quale, sempre secondo tale leggenda, avrebbe mutuato il nome il vicino Comune di Francavilla di Sicilia) con il Bianco Igt.
La piacevole serata è stata introdotta dai saluti dei presidenti dei soggetti organizzatori, ossia Andrea Giuseppe Cerra di “Cultura Aetnae” e Giovanni Conti dell’Enoteca Regionale (il quale ha anche portato i saluti del sindaco Salvatore Barbagallo), e del presidente del Consiglio Comunale di Castiglione di Sicilia, Filippo Giannetto. Dopodiché hanno preso la parola Cettina Cacciola, dell’Ufficio Turistico castiglionese, e Paolo Di Caro, presidente della Fondazione Italiana Sommelier della Sicilia Orientale.
La Cacciola ha, in particolare, evidenziato come Castiglione di Sicilia venga visitata ogni anno da migliaia di turisti, i quali rimangono affascinati dalla bellezza del suo Castello e dalle storie fantastiche e leggendarie, come quella di Angelina, di cui lo storico edificio sarebbe stato teatro, mentre Di Caro ha esortato le autorità presenti e tutto il folto uditorio a puntare proprio sulla virtuosa sinergia tra enogastronomia, storia, mito ed arte che caratterizza questo lembo di territorio etneo e che potrebbe essere messa utilmente ed intelligentemente a frutto ai fini turistici, con una conseguente positiva ricaduta sullo sviluppo socioeconomico locale.
Gli organizzatori, dal canto loro, si sono dichiarati pienamente soddisfatti per l’eccellente riuscita di “Calici di Favole”. «Ci riempie d’orgoglio – ha dichiarato il presidente di “Cultura Aetnae” Andrea Giuseppe Cerra – l’aver fatto rivivere in maniera innovativa, attraverso le ricerche della nostra associazione e la preziosissima collaborazione del maestro Di Pino, una delle fiabe più suggestive della tradizione locale. Da qui all’allestimento della splendida manifestazione al Castello Lauria il passo è stato breve in quanto questa nostra operazione artistico-culturale è stata particolarmente apprezzata dai dirigenti dell’Enoteca Regionale di Castiglione di Sicilia». E per il presidente di quest’ultima, Giovanni Conti, «con “Calici di Favole” è stato sperimentato con successo un modello di accoglienza turistica che mi piace definire “un sorso della nostra identità” in quanto, mettendo insieme cultura del vino, arte e tradizione, va oltre la semplice e comune degustazione».
Rodolfo Amodeo
FOTO: da sinistra Andrea Giuseppe Cerra, Luigi Di Pino, Giovanni Conti, Cettina Cacciola e Paolo Di Caro