Politica “sfiduciata” a Castiglione di Sicilia

Dal sindaco Salvatore Barbagallo hanno recentemente preso le distanze tre consiglieri comunali, e ciò ha impedito l’approvazione del Bilancio di Previsione 2015 con il conseguente rischio di decadenza del civico consesso. Data la situazione di ingovernabilità, il gruppo consiliare d’opposizione e due dissidenti della maggioranza hanno presentato una mozione per “mandare a casa” il primo cittadino e far ritorno alle urne

Dal punto di vista politico-amministrativo, queste prime settimane del nuovo anno si preannunciano “burrascose” per il Comune di Castiglione di Sicilia. Rischiano, infatti, di “andarsene a casa” sia il sindaco Salvatore Barbagallo e sia l’intero Consiglio Comunale della cittadina etnea.

Quest’ultimo, in particolare, nella seduta di fine dicembre ha bocciato il Bilancio di Previsione 2015 (previsione?! 2015?! E sì: non solo a Castiglione, ma pure in tantissimi altri Comuni dell’isola, alla fine dell’anno, siamo ancora alle “previsioni”… dell’anno che sta per finire!) e pertanto l’organo consiliare castiglionese dovrebbe automaticamente sciogliersi, anche se il commissario ad acta inviato dalla Regione Siciliana ha dato tempo sino al 28 gennaio per l’approvazione “in extremis” del documento contabile.

Ma come mai – potrebbero chiedersi i tantissimi lettori degli altri Comuni che seguono il nostro giornale online – un civico consesso non approva quanto deliberato dall’Esecutivo, visto che la maggioranza dei consiglieri comunali dovrebbe essere a sostegno di quest’ultimo? Semplice! Perché negli ultimi mesi l’Amministrazione Barbagallo ha perso tre sostenitori in Consiglio Comunale, ossia Angelo Scuderi (ex capogruppo di maggioranza), Alfio Conti e Carlo Mercia, dichiaratisi “indipendenti”.

Attualmente, dunque, nell’aula consiliare l’Amministrazione Barbagallo ha dalla sua parte sette consiglieri su quindici (quindi una minoranza), mentre deve “guardarsi” dai restanti otto, ossia i cinque avversari del gruppo d’opposizione ed i prima tre citati dissidenti della maggioranza.

La situazione, pertanto, è quanto mai “fibrillante”, perché potrebbe accadere che il Consiglio Comunale castiglionese si sciolga (qualora dovesse continuare a non approvare il Bilancio pure entro la data ultima del 28 gennaio) o che il sindaco Barbagallo debba lasciare la sua poltrona anzitempo (la sua scadenza naturale sarebbe nella primavera del prossimo anno) a seguito di una recente iniziativa “estrema” intrapresa dai cinque consiglieri del gruppo d’opposizione “Castiglione Civica” e da due “ribelli” della maggioranza, ossia Alfio Conti e Carlo Mercia.

Qualche giorno addietro, infatti, i sette hanno protocollato in municipio una mozione di sfiducia contro il primo cittadino, che dovrà essere messa all’ordine del giorno e votata in una della prossime sedute consiliari.

Il capogruppo d’opposizione Antonio Camarda spiega che «al di là degli esiti (per la mozione avere successo, e quindi costringere il sindaco alle dimissioni, occorrono dodici voti favorevoli, ndr) trattasi di un doveroso atto politico al cospetto del fallimento dell’Amministrazione Barbagallo, dimostrato sia dall’incapacità di mantenere una maggioranza in Consiglio Comunale e sia dal non essere riuscita ad attuare nessuno dei punti del suo programma elettorale.

«Sta di fatto che in questi ultimi anni, tralasciando i progetti e le iniziative “altisonanti” promessi all’elettorato nella primavera di tre anni e mezzo fa e rimasti tutti sulla carta (Sportello “Pronto Soccorso”, Progetto “Una Casa per Tutti”, Baby Parking, Agenzia degli Eventi, riqualificazione del centro storico, ecc.), la comunità locale si è vista sospesi servizi essenziali, quali i contributi ai soggetti bisognosi e l’assistenza agli anziani, mentre, con riferimento alle giovani generazioni ed al loro diritto all’istruzione, si sono registrate la soppressione della Scuola dell’Infanzia nella frazione di Passopisciaro e la perdita delle prime tre classi del Liceo Socio-Pisico-Pedagogico.

«Ed il fallimento del sindaco Barbagallo e della sua Amministrazione Comunale è stato ultimamente ed ulteriormente “certificato” dall’allontanamento da essi di alcuni consiglieri dell’originaria maggioranza.

«Con la mozione di sfiducia che abbiamo presentato qualche giorno fa intendiamo, pertanto, invitare tutti i colleghi consiglieri comunali (di maggioranza, di opposizione ed indipendenti) ad assumersi ognuno le proprie responsabilità onde evitare al nostro paese una lunga ed assolutamente immeritata agonia economica e sociale dovuta all’acclarato sfaldamento della coalizione politica “Forze Attive per Castiglione”, che sta addirittura minacciando la sopravvivenza del massimo organo democratico cittadino, quale è il Consiglio Comunale, a serio rischio di decadenza proprio per le incomprensioni e l’incomunicabilità affiorate in seno all’ormai ex maggioranza».

Rodolfo Amodeo

 

FOTO: da sinistra il capogruppo consiliare d’opposizione Antonio Camarda ed il sindaco Salvatore Barbagallo, con sullo sfondo il palazzo municipale di Castiglione di Sicilia