IL SOPRALLUOGO ALLO STADIO E GLI ATTACCHI DEI DIRIGENTI SPORTIVI
Ancora una volta manca il principale imputato. Lei, la dirigente dell’area Tecnica, ing.Pina Leonardi, ieri mattina al sopralluogo allo stadio regionale di via Olimpia, cui ha preso parte per la prima volta anche il sindaco Roberto Bonaccorsi, non era presente. Esattamente come accaduto per l’altro sopralluogo, quello allo stadio di atletica. Anche in quella ricognizione erano nettamente emerse le responsabilità della dirigente tecnica, al punto da mettere in imbarazzo lo stesso assessore allo Sport, Piera Bonaccorsi che aveva declinato responsabilità sulla giungla di associazioni sportive presenti all’interno della struttura di viale Sturzo e su quella anomala suddivisione dei locali adibiti a spogliatoi e palestre, avvenuta senza regole e per di più regolata da protocolli e subappalti di cui il Comune non era a conoscenza. L’assessore senza tanti giri di parole aveva precisato che si tratta di competenze che afferiscono all’Area Tecnica, ovvero, al suo dirigente, Pina Leonardi che, però, continua nella sua linea snobbista, evidentemente consapevole del fatto che, al momento, gode della totale stima del sindaco che, manca poco che gli affidi anche la gestione di qualche condominio.
Ieri, ancora una volta, la dirigente tecnica Leonardi che avrebbe dovuto partecipare alla ricognizione allo stadio regionale di via Olimpia, ha preferito declinare l’invito, facendosi sostituire dal geom.Carmelo Torrisi che ha diretto i lavori. Eppure anche ieri, dirigenti sportivi, consiglieri comunali e lo stesso presidente della IV Commissione cercavano l’ingegnere che – stando alle accuse collettivamente mosse dai presenti – non avrebbe dato quella accelerazione necessaria per lo svolgimento di alcuni lavori aggiuntivi finalizzati al riottenimento dell’agibilità dell’impianto sportivo.
Cosi, ieri mattina, quel sopralluogo si è svolto in un clima di totale rassegnazione, rabbia per le lungaggini burocratiche derivanti dalla presunta inettitudine dell’Area Tecnica. Il presidente del Giarre calcio Giovanni Di Martino, ha espresso la propria amarezza per quanto sta avvenendo: “Evidentemente il calcio non interessa a nessuno e lo stadio continua a rimanere inagibile tra non pochi problemi anche di ordine pubblico. Le cose si devono fare e non “tramandare” di persona in persona; si parla di piccoli interventi e di una somma irrisoria; chiediamo da tempo una accelerazione, ci hanno comunicato, adesso, una nuova data: metà febbraio. Ma sarà cosi? Siamo vittima della burocrazia comunale ed in particolare di chi si dovrebbe occupare di far completare le opere necessarie e consentirci di riavere lo stadio nella piena disponibilità”. Pasquale Sanseverino, un passato glorioso nel Giarre della C1, oggi direttore tecnico, non nasconde la propria indignazione: “E’ un grande dolore al cuore vedere ciò che sta accadendo.
Se raffronto il passato con il presente non posso che dire che siamo alla vergogna. Al degrado più assoluto. Qui si è fermato tutto al 1993 quando giocavo io in questo stadio. Che facciano qualcosa questi burocrati comunali, che lo facciano in nome del paese, fissando una data. Nel caso in cui si dovesse ancora evidenziare un rinvio sarà io stesso a chiedere al presidente Di Martino di lasciare il Giarre calcio”. Non meno tenero il presidente della IV Commissione Gabriele Di Grazia che ieri ha puntato il dito contro la dirigente dell’Area Tecnica Pina Leonardi “in quanto responsabile di avere perso tempo prezioso, compromettendo il futuro di un importante struttura sportiva”. Il sindaco Bonaccorsi, preso atto della delicata situazione (evidente il suo imbarazzo), ha fissato per lunedì alle 10 un vertice al Comune con tutti gli attori di questa complessa vicenda che si trascina da troppo tempo. Un incontro molto atteso e sul quale si concentrano molte aspettative.
Mario Previtera