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Randazzo, protesta dei netturbini

Randazzo, protesta dei netturbini

Protestano contro la sospensione dal lavoro e per chiedere gli arretrati spettanti

Sit-in lampo, questa mattina, dinanzi il palazzo municipale, da parte dei locali operatori ecologici che hanno protestato sia contro la momentanea sospensione dal lavoro sia per il ritardo nella corresponsione degli arretrati spettanti.

I lavoratori sono stati sospesi dall’impresa appaltatrice che assicura la raccolta dei rifiuti a Randazzo a seguito della scadenza del contratto di appalto con il comune, già più volte rinnovato in regime di proroga.

Dopo una serie di riunioni svoltesi nel corso della mattinata, il sindaco Michele Mangione, vista la necessità e l’urgenza, ha firmato un’ordinanza con cui ha ulteriormente prorogato il servizio di raccolta dei rifiuti con l’impresa “Ecolandia” fino al prossimo 31 maggio 2016. Pertanto gli operatori ecologici sono stati già riavviati a lavoro e con il turno delle ore 14 il servizio di raccolta dei rifiuti, fermatosi durante la mattinata, è ripreso regolarmente.

I lavoratori hanno protestato anche per il ritardo nella corresponsione degli arretrati. “Gli operatori devono ancora percepire parte dello stipendio di novembre 2015, l’intero mese di dicembre 2015 e, tra qualche giorno, pure il mese di gennaio 2016 – dichiara Giuseppe Foti, coordinatore provinciale “Fit Cisl” presente alla manifestazione, che aggiunge – ciò nonostante, i lavoratori hanno svolto regolarmente il servizio senza causare disagi alla cittadinanza”.

Il vicesindaco Gianluca Lanza, con delega ai servizi ecologici e all’ambiente, dal canto suo, replica dichiarando che “l’amministrazione comunale si è subito adoperata per la continuità del servizio e che ha già corrisposto per intero il mese di novembre, mentre a breve pagherà le quote già maturate”.

Sul piano politico si registra una dichiarazione del consigliere di opposizione Antonino Guidotto secondo cui l’amministrazione “nonostante i ripetuti solleciti continua a dimostrare la propria inefficienza e incompetenza. L’episodio di questo nuovo provvedimento, contingibile e urgente, è il chiaro segnale che il sindaco e la giunta non sono in grado di programmare e di affrontare le problematiche posticipando, di volta in volta, le decisioni da adottare, fermo restante che il tipo di ordinanza adottata presenta numerose problematicità ponendosi in contrasto con i principi di legalità e di trasparenza, tanto decantate dal sindaco”.

Gaetano Scarpignato

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