Gli investigatori sembrano non avere dubbi. Quello di ieri sera è stato un agguato di chiara matrice mafiosa (clicca Fiumefreddo: ucciso un uomo in un agguato VD). Forse un regolamento di conti, mutamenti di equiliri interni o peggio ancora il riassetto di una organizzazione mafiosa evidentemente opposta a quella dei Brunetto che ha deciso di rompere il silenzio, cercando spazio. Leonardo Previti, 65 anni, evidentemente, nonostante quel basso profilo assunto nell’ultimo periodo, era diventato un obiettivo e così il piano criminale è stato organizzato nei minimi particolari. I sicari (probabilmente due persone), hanno agito attorno alle 19, sapendo bene le abitudini della vittima designata. Sapevano che Previti sarebbe rientrato in casa a bordo della propria Renault.
Gli ignoti esecutori, percorrendo un tratto di giardino, sono giunti alle spalle dell’abitazione e, come anticipato ieri da Gazzettinonline, attraverso le feritoie di una finestra corrispondente al garage annesso alla casa (foto esclusiva sotto), hanno esploso in rapida successione sette colpi cal.7,65. Due proiettili sono andati a segno colpendo l’uomo alla testa e alla schiena. Due colpi fatali. La morte sarebbe stata quasi immediata; il corpo della vittima sarebbe stato trovato riverso sul pavimento, accanto all’auto con lo sportello ancora aperto.