Lo sport strumento di aggregazione ed integrazione culturale. Venti squadre di calcio a 5, basket, pallavolo, e 170 atleti partecipanti rappresentano i numeri principali del successo della sesta edizione di “Un calcio al razzismo”, torneo sportivo transculturale svoltosi per l’intera giornata di ieri presso il Liceo “Archimede” di Acireale.
Le squadre miste, formate da richiedenti asilo, studenti, rappresentanti delle istituzioni, docenti ed operatori sociali, si sono affrontate per tutto il pomeriggio sui vari campi da gioco mettendo in risalto i valori dello sport e dell’amicizia. Spazio anche per una esibizione di cricket!
L’appuntamento ha registrato un momento commovente, rappresentato dall’inatteso incontro di due cugini originari del Senegal, un minore ospite della comunità di Benestare ed un maggiorenne dello Sprar di Acireale, che si sono ritrovati dopo una lontananza di quasi due anni; non si vedevano infatti dall’aprile del 2014.
Per l’assessore alle Politiche sociali Adele D’Anna: “Un’iniziativa collaudata. Non è però scontato che anno dopo anno possa ripetersi ed avere successo; il fatto che lo abbia fatto dimostra quindi che si riesce attraverso lo sport e il gioco ad abbattere quelle che sono le barriere culturali e di lingua. Noi adulti oggi abbiamo avuto una grande lezione; dai ragazzi apprendiamo che è molto più semplice stare insieme di quello che si possa pensare, al di là di ideologie e questioni economiche. Siamo tutti uguali, abbiamo gli stessi bisogni, gli stessi desideri, e oggi attraverso lo sport si è avuta la possibilità di essere alla pari, senza alcuna differenza”.
“Penso che lo sport possa diventare uno strumento fondamentale per l’integrazione, l’aggregazione e la socializzazione – ha spiegato l’assessore allo Sport Giuseppe Sardo -. Quella di oggi è stata una manifestazione seria che ha dato un segnale concreto. Ciò significa che in città possiamo e vogliamo dare questo segnale forte affinchè lo sport possa fungere da apripista ad un percorso di aggregazione per tutte quelle realtà che purtroppo vivono esperienze difficili e diverse. Andiamo avanti su questa strada”.
“Il clima ci aiutato e tutto è andato bene – ha concluso il dirigente scolastico dell’Archimede, prof. Riccardo Biasco -. L’obiettivo che si voleva raggiungere è stato centrato in pieno, con tanta allegria e semplicità”.