“Katastrophè”. E’ questo il termine che gli antichi greci erano soliti utilizzare. Ma il significato della parola, nello specifico, rimanda al concetto di stravolgimento.

Pertanto, il termine, applicato al nodo ospedale, ha un’accezione positiva e non negativa come in tanti potrebbero supporre. Ciò che è avvenuto infatti, è stato un autentico ribaltone.

Il Consiglio di Giustizia Amministrativa (il quale è un’articolazione regionale del consiglio di Stato in dotazione della regione Siciliana in quanto ente a statuto speciale), ha ribaltato la pronuncia della IV sezione del Tar di Catania, che aveva eccepito la propria giurisdizione.

Pertanto, l’onere di dirimere la questione è di competenza del giudice amministrativo. L’appello ascrivibile al ricorso cautelare presentato dal pool di avvocati, dalle associazioni e dalle autorità istituzionali del Comune di Giarre, è stato rigettato dal Cga solo perchè, essendo prevista a breve un’udienza al Tar (giorno 24 marzo) per la discussione ordinaria del ricorso, sarà proprio il predetto organo a decidere sulla controversia delineatasi.

Ciò spiega il motivo per cui il Cga non ha dichiarato nulla nel merito della vicenda. La partita per la riapertura del pronto soccorso, non si è ancora chiusa.

Umberto Trovato