Il sindaco di Mascali, Luigi Messina, esprime il proprio cordoglio alla famiglia Amante per la tragica perdita del congiunto Alfio Amante di 68 anni, vittima, in via Torrente Vallonazzo, in un drammatico incidente.
Il primo cittadino mascalese, relativamente alle condizioni in cui versa l’arteria teatro dell’ennesimo incidente mortale, ribadisce con forza di essere “consapevole della pericolosità della strada, priva di illuminazione pubblica, trattandosi di una storica opera incompiuta ereditata dall’Amministrazione in carica. Via Torrente Vallonazzo – rimarca il sindaco – nel corso degli anni è stata interdetta al traffico veicolare ad eccezione dei residenti quale misura di sicurezza, seppure minima, trattandosi di un asse viario non completato 25 anni orsono ma che di fatto rappresenta una via di fuga oltre che di raccordo con il lungomare.
In questi mesi di amministrazione abbiamo valutato quali interventi attuare per attenuare, quanto meno, la velocità dei veicoli in transito. La soluzione, che certamente non risolve alla radice il problema, è quella di collocare dei dossi artificiali e dei rallentatori di velocità nel tratto più pericoloso di via Torrente Vallonazzo, fermo restando il rispetto delle norme vigenti in materia stradale.
Al tempo stesso – afferma il sindaco Messina – stiamo anche valutando l’ipotesi, certamente più drastica, di chiudere completamente la strada al traffico veicolare; decisione da valutare con assoluta ponderazione per via dei tanti residenti che usufruiscono di questa importante strada di collegamento.
Occorre, dunque, fare delle scelte e le faremo d’intesa con l’Ufficio tecnico e la Polizia municipale. Certamente – conclude il sindaco Messina – un intervento più importante comporta un impegno di spesa non sostenibile dall’Ente, oltre il milione di euro, pertanto cercheremo di reperire parte del denaro consapevoli che, nel recente passato, la scorsa Amministrazione ha trascurato bandi europei con finanziamenti per la realizzazione e completamento di strade; oggi ci ritroviamo in una situazione in cui l’Europa non stanzia fondi, la Regione a rischio default e il nostro Comune che non po’ certamente sostenere impegni di spesa di questa portata. L’unica cosa da fare in questa difficile contingenza è, quindi, attivare delle piccole soluzioni”.